Era arrivato in Italia accompagnato da qualche perplessità ma Eldor Shomurodov non ci ha messo molto a togliere ogni dubbio sul suo conto.
L’ha fatto a suon di gol e prestazioni incoraggianti, una ricetta che vincente che l’ha portato prima a trasferirsi dalla Russia all’Italia e poi ad affermarsi nel Bel Paese com la maglia del Genoa.
Qui il classe 1995 è riuscito a mettersi particolarmente in mostra sotto la guida di Davide Ballardini, un tecnico che finora è stato davvero un maestro per Shomurodov: “Ho imparato molto sul calcio italiano da quando è arrivato a Genova, soprattutto a livello tattico. La frase che mi dice più spesso? Eldor, ti piace fare gol?» ha rivelato al Corriere dello Sport.
Al quotidiano romano poi l’uzbeko ha anche parlato della sua infanzia calcistica e del paragone (insensato a suo avviso) con Messi.
“Quando ero piccolo mi ispiravo a Drogba e Fernando Torres. Adesso non ho un modello vero e proprio e cerco di focalizzarmi su me stesso. Io il “Messi uzbeko”? Non mi piace questo soprannome. Me lo hanno dato in patria, ma basta vederci giocare per capire che anche come tipo di gioco siamo completamente diversi” ha affermato Shomudorov il quale poi ha rivelato quale sia il suo sogno oggi.
“Il mio desiderio più grande ora è quello di segnare un gol al Mondiale per il mio Uzbeskistan e dare tutto per crescere ancora con il Genoa”.