L’ultima tappa del Giro di Svizzera ha decretato il vincitore dell’edizione numero 85.
Remco Evenepoel si impone nell’ultima frazione del Giro di Svizzera 2022, la cronometro individuale, ma la vittoria della classifica generale va a Geraint Thomas, ieri secondo. La corsa a tappe elvetica quest’anno è stata piuttosto impegnativa principalmente per due fattori: l’ondata di covid che ha colpito una trentina di corridori e che ha messo a serio rischio il termine della gara stessa e il caldo afoso che ha accompagnato la kermesse per tutta la sua durata.
Ieri Geraint Thomas è partito con soli 2” di ritardo da un Sergio Higuita abbastanza certo di non poter combattere per la vittoriai finale. Il portacolori della Ineos Grenadiers che in realtà per il Tour de Suisse puntava quasi tutto su Adam Yates, ha sfrecciato nei 25,6 km chilometri intorno a Vaduz arrendendosi solo a Remco Evenepoel che lo ha staccato di 3”.
“E’ stata una cronometro incredibile, una volta transitato sul traguardo mi sentivo esausto, quasi non mi reggevo in piedi – ha spiegato Geraint Thomas – non ho affrontato la prova con una preparazione particolare, ma come faccio sempre in questi: rimanendo più concentrato su quello che stavo facendo. Ieri mattina ho fatto una ricognizione come consuetudine, mi sono segnato i punti più critici e anche dove potevo spingere al massimo. In realtà sono partito con l’idea di provare a vincere, sapevo che sarei stato il favorito nella battaglia della generale, ma ho tentato anche di prendermi il successo di tappa, ma mi sono trovato sulla squadra Remco che ha fatto una prova incredibile.”
Il gallese praticamente ha saputo cambiare in corsa il suo ruolo: da gregario di lusso è diventato il grande protagonista di una corsa che gli organizzatori avevano progettato con uno dei percorsi più duri tra tutte le edizioni. La vittoria per Thomas rappresenta un’autentica ripartenza, era da tempo che il gallese non era riuscito a dimostrare il suo valore.
“Erano diverse stagioni che non riuscivo ad esprimermi – ammette lo stesso Thomas – per molto tempo ho cercato di ritornare al top senza mai riuscirci, però questa vittoria mi dà una scarica di adrenalina di cui sentivo veramente la mancanza. Sono partito per il Tour de Suisse in modo molto tranquillo, volevo godermi queste otto tappe cercando di un po’ di testarmi e provare a cercare qualche occasione, invece è arrivato il risultato pieno”.
Prossimo appuntamento il Tour de France. La ineos Grenadiers si presenterà al via con uno squadrone tutto intorno a ad Adam Yates provando a mettere i bastoni tra le ruote al dominio ormai incontrastato di Tadej Pogacar. “Andrò al Toru senza pressioni, il capitano designato dalla squadra è Adam Yates e il mio obiettivo sarà supportarlo al meglio soprattutto nelle tappe di montagne. Il nostro team designato per la Granda Boucle è molto forte e l’obiettivo sarà quello di provare a contrastare Pogacar che sembra praticamente imbattibile anche in questi giorni ha fatto vedere che è veramente in grande forma”.