Se non sarà Manuel Bortuzzo a vincere, lo faranno anche per lui Lulù e Jessica Selassié. Come loro, nessun concorrente, nessun triangolo e coppia aperta, né stratega professionalizzato in reality show può aspirare a conquistare l’obiettivo dell’edizione più dilatata ed estrema della storia nostrana del Grande Fratello Vip. E non è solo questione di pronostici.
- GF Vip: perché Lulù può vincere senza Manuel Bortuzzo
- La linea della vita di Lulù: razzismo e revenge porn
- Lulù racconta la sofferenza per il ricatto sessuale subito
- GF Vip: la vittoria si avvicina, l'irritazione di Silvestri verso Lulù
GF Vip: perché Lulù può vincere senza Manuel Bortuzzo
Metabolizzato quanto avvenuto in diretta, in una serata che non preannunciava altro che certezze, alla vigilia ormai dell’epilogo finale, la conclusione a cui giungere si è rafforzata nella piena consapevolezza che le micro storie che questa narrazione ha sviluppato non hanno preso il sopravvento.
Hanno consentito l’emergere di una figura come quella di Manuel (così lontano, così diverso e così umano) rispetto ai concorrenti tra le mura di Cinecittà e delle sorelle Selassié che hanno diviso, creato conflitti e tessuto rapporti come quello che lega Lulù a Manuel che invece hanno sedotto il pubblico.
La linea della vita di Lulù: razzismo e revenge porn
Tra le emozioni più forti della serata, la linea della vita di Lulù che ha ripercorso i momenti più complessi della sua pur breve esistenza: tormenti profondi, dettati da due consistenti e terribili esperienze vissute dalla concorrente del GF Vip giovanissima. Lulù è stata vittima di razzismo e ha subito uno spregevole ricatto sessuale, appena 15enne.
“Non volevo mai andare a scuola, non mi trovavo bene. Quindi, ero un po’ esclusa. Purtroppo a scuola questo bambino mi disse una parola che io non conoscevo neanche. Da lì cominciai a vedermi in maniera diversa rispetto agli altri bambini. Iniziarono le mie insicurezze, tante paure”, ha raccontato.
Lulù non riusciva ad avere amiche:
“Nessuno mi chiamava. Ero io che dovevo invitare. Era una questione di razzismo. C’erano momenti che mi trattavano bene, ma quando c’era da frequentarmi non mi includevano mai”. Un dramma privato che ha imparato ad affrontare con gli strumenti a lei affidati: “Ho trovato la forza di rispondere, non sto più zitta. Non si può stare sempre silenzio e di lasciare che le persone ti trattino come non meriti». La princess ha raccontato come viveva quel disagio: «La mattina era un incubo per me, perché non volevo andare a scuola, volevo stare con mia mamma. Già in macchina piangevo disperatamente, non volevo entrare a scuola. Mi sono sentita diversa quando un bambino mi chiamò neg*a”.
Lulù racconta la sofferenza per il ricatto sessuale subito
A Londra, la principessa vive un secondo dramma, che la segna profondamente ed è purtroppo comune a tante ragazzine di quell’età che hanno dovuto affrontare soggetti e situazioni simili:
“Inizia un incubo: ho vissuto stalking, ricatti. Questo ragazzo con delle mie foto mi ricattava. La mattina mi svegliavo con 80/90 messaggi di questa persona, ho vissuto un incubo che non sapevo come avrebbe avuto fine. Ne ho parlato a Jessica ma non riuscivo a dirlo a mia mamma a quel punto le scrissi un messaggio lunghissimo per dirglielo e lei iniziò a piangere, dicendo ‘che madre sono stata che non mi sono accorta della tua sofferenza?”.
“Avevo 15 anni, era il mio segreto. Per sei mesi non sapevo a chi chiedere aiuto, ero terrorizzata. Un folle pericoloso. Avevo un pazzo che mi ricattava con delle mie foto intime. Mia mamma ha sofferto molto per questa cosa”, ha spiegato Lulù portando nello sviluppo del GF Vip un tema delicatissimo e che tocca le adolescenti e gli adolescenti di oggi .
GF Vip: la vittoria si avvicina, l’irritazione di Silvestri verso Lulù
Fragilità fino a questa fase del gioco preservate, celate al pubblico se non per piccoli accenni che hanno avvicinato Lulù all’affetto del pubblico e che Alfonso Signorini e i suoi autori hanno messo al centro della puntata, in uno degli spazi più coinvolgenti della puntata. Rientrato Manuel Bortuzzo, dopo la vicenda dell’aereo e dell’urlo che ha così provocato Davide Silvestri, è pronto a darle tutto il coraggio e l’entusiasmo di un nuovo inizio: “Io per il passato non posso farci nulla ma sono pronto a regalarti un presente bellissimo”.
Un augurio che potrebbe realizzarsi con, in più, un risultato mesi fa imprevedibile. E che conosceremo tra appena pochi giorni.
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