Perde una posizione in classifica Joao Almeida, che in un paio di giorni passa dall’euforia del Monte Bondone ai 21″ ceduti ai rivali Geraint Thomas e Primoz Roglic, che ha sferrato le rasoiate più affilate in salita.
L’alfiere della UAE Emirates non fa però drammi: “La squadra ha lavorato bene, in particolare Vine, per limitare i danni in una tappa breve e intensa, piuttosto dura; non è stato il mio giorno più brillante, ma ho concluso non troppo distante da Thomas e Roglic. Mi sono difeso, domani potrei accumulare ritardo, o vincere, chi lo sa”.
Conserva invece il simbolo del primato il gallese Geraint Thomas, che affronterà le Tre Cime di Lavaredo con 29″ su un indiavolato Primoz Roglic e con 39″ sul portoghese: “E’ stata una giornata positiva in quanto non ho perso tempo da Primoz e ne ho guadagnato su Joao, ho fatto il possibile per finalizzare il lavoro della squadra; ho corso in controllo, anche se a Primoz piace correre scattando e rallentando, poi scattando e rallentando di nuovo. A un certo punto ho dato qualche cambio, ma non sapevo come si sentiva: negli ultimi due chilometri ha spinto ancora a tutta, ma sono riuscito a seguirlo”.
Il vincitore del Tour 2018 non si sente affatto al sicuro, nonostante le buone sensazioni: “Domani sarà una lunga giornata, con la parte più dura e impegnativa nel finale. Possono succedere molte cose in 5000 metri di dislivello, quindi affronteremo la giornata salita dopo salita, cercando di fare bene i fondamentali; può succedere ancora di tutto, l’altro giorno Primoz non è andato benissimo, oggi è toccato a Joao, quindi non sono ancora al sicuro. A fine corsa l’ho detto ad Almeida, all’età che ho io dovrei essere in spiaggia, ma sono felice di essere qui. Sento di avere buone gambe: devo cercare di fare il massimo, ma sarà durissima. Provo le medesime sensazioni di quando vinsi il Tour de France, domani sarà la giornata più dura della mia carriera. Mi sento tranquillo, bisogna godersi questi momenti».