Domenico Pozzovivo sarà al via Giro d’Italia per la 17.ma volta consecutiva nel corso della sua carriera. “Ormai sono passati quasi 20 anni dal mio primo Giro, ma le aspettative e l’entusiasmo sono quelle di un esordiente. Ad inizio stagione è stata una botta morale vedere i miei compagni di allenamento di Lugano andare alle corse e io invece costretto a rimanere a casa. Ci ho sempre creduto, mi sono allenato per conto mio, ho fatto vari test e tanta altura, con simulazioni di gara. Certo è mancato il confronto con gli avversari, ma resto molto fiducioso. La squadra mi ha accolto benissimo e il buon risultato alla Coppi&Bartali ha aiutato ad instaurare subito un rapporto di fiducia reciproco“.
Su un eventuale piazzamento in Top 10: “Mi piacerebbe ripetere quanto fatto l’anno scorso. So che gli anni passano e i giovani vengono su fortissimi ma, se la gamba dovesse essere quella che spero sia, la top 10 potrebbe essere raggiungibile. Centrarla a 40 anni compiuti sarebbe una bella soddisfazione“.
Sulla cronoscalata del Monte Lussari, la penultima tappa ritenuta decisiva per la corsa alla Maglia Rosa: “Purtroppo non sono riuscito ad andarci in ricognizione come hanno fatto altri corridori, ma sono sicuro che influirà molto sulla classifica generale. La crono è breve, ma staremo in sella a lungo e i distacchi ci saranno. Credo che Evenepoel e Roglič, se al meglio, possano fare grandi differenze“.