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Giro d’Italia, Nibali limita i danni: "Ho patito ma tengo duro"

Il siciliano della Trek-Segafredo è giunto al traguardo di Sestola in 27ª posizione, leggermente staccato dai principali pretendenti alla maglia rosa.

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Giro d’Italia, Nibali limita i danni: "Ho patito ma tengo duro" Fonte: Getty Images

Trentaquattro secondi. È questo il passivo incassato da Vincenzo Nibali nei confronti di Egan Bernal, Giulio Ciccone, Mikel Landa, Hugh Carthy e Alexandr Vlasov sul traguardo della 4ª tappa con arrivo a Sestola.

In una frazione impegnativa e resa ancor più selettiva dal maltempo che ha interessato la corsa per tutto il giorno, il siciliano non è riuscito a seguire il passo del quintetto di testa sul Colle Passerino, ascesa su cui prima il compagno Ciccone e poi Landa hanno acceso la miccia facendo una discreta selezione.

All’arrivo, dunque, lo “Squalo dello Stretto”, schieratosi al via del Giro in extremis dopo la frattura del radio patita a metà aprile, non ha potuto far altro che accettare il verdetto della strada, un responso che però non è definitivo visto che il messinese, tutto sommato, è riuscito a difendersi e nel prosieguo della corsa potrebbe decisamente salire di condizione dopo i tanti mesi trascorsi lontano dalle competizioni.

“È stata una giornata dura per me, non nascondo che ho patito” ha dichiarato Nibali. “C’era da difendersi e, per come andata, sono discretamente soddisfatto. Penso infatti che oggi potesse finire anche peggio per me. È stata la prima tappa dura del Giro, il mio distacco è stato comunque contenuto. Teniamo duro e guardiamo avanti” ha ammesso con onestà il portacolori della Trek-Segafredo.

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