Non si vuole arrendere agli anni che avanzano Vincenzo Nibali, corridore che con la sua classe e i suoi trionfi ha segnato un’epoca d’oro per il ciclismo italiano.
- Vincenzo Nibali e l’obiettivo per il Giro 2022
- Vincenzo Nibali e il Giro d’Italia, un amore infinito
- Vincenzo Nibali e il ritiro
Vincenzo Nibali e l’obiettivo per il Giro 2022
Il messinese, nonostante negli ultimi tempi non abbia mostrato lo smalto dei giorni migliori anche a causa di alcuni malanni fisici, prima di appendere la bici al chiodo è seriamente intenzionato a regalare altre gioie ai tifosi nostrani, missione questa in cui proverà a cimentarsi tra una settimana nella corsa a cui da sempre è più legato: il Giro d’Italia.
“Voglio lasciare il segno” ha dichiarato a Sportweek un Nibali pronto a lanciarsi ancora una volta nella rincorsa al Trofeo Senza Fine, uno dei più iconici e prestigiosi dell’intero panorama ciclistico.
“L’ho sempre desiderato e mi incanto a vedere a leggere i nomi che sono impressi, che sono venuti prima di me. E tra di loro ci sono pure io”.
Vincenzo Nibali e il Giro d’Italia, un amore infinito
Nibali dunque, fronteggiando una concorrenza agguerrita, tenterà di scrivere una nuova pagine della sua entusiasmante carriera sulle strade di una corsa con cui da sempre ha un rapporto speciale.
“È la corsa che volevo disputare da sempre. Nel 2005, nella prima stagione da pro con la Fassa Bortolo, la partenza era da Reggio Calabria, così vicina alla mia Messina. Il Team Manager Ferretti mi disse che dovevo crescere e che il Giro sarebbe arrivato dopo. Ci rimasi malissimo” ha rivelato il campione siciliano.
Vincenzo Nibali e il ritiro
Per lui quindi, il Giro d’Italia 2022 sarà una sorta di ultimo grande ballo con cui provare a salutare nel migliore dei modi il pubblico e la gente che da anni lo osanna. Sul ritiro però Nibali non è ancora del tutto convinto.
“Ho lasciato la mia bellissima isola a 15 anni e da quel momento sono sempre in movimento. Staccarsi da questa routine è difficile perché diventa parte di te, un’abitudine. Smettere è complicato” ha chiosato lucidamente lo “Squalo dello Stretto”.