L’hanno fatto davvero. Sono riusciti a incappare in un errore imbarazzante, quando sarebbe bastato semplicemente copiare nome e cognome. Clamorosa e maldestra gaffe al Gran Galà del calcio dell’Associazione Italiana Calciatori, durante la quale sono stati premiati i migliori atleti e la miglior squadra della Serie A della stagione 2022-23. Proprio l’MVP dell’ultima Serie A, Khvicha Kvaratskhelia, s’è visto consegnare un trofeo in cui il suo cognome era scritto male.
- Trofeo a Kvaratskhelia: trova l'errore
- L'accusa di Ziliani: "Mancanza di rispetto"
- Gran Galà AIC e Kvaratskhelia, web in tilt
Trofeo a Kvaratskhelia: trova l’errore
Due gli errori, piuttosto grossolani. Entrambi nel cognome dell’asso georgiano del Napoli. Anche se sul primo si potrebbe obiettare. Kvaratskhelia è la grafia esatta, ma nel trofeo c’è scritto curiosamente K’varatskheila. Un apostrofo superfluo (anche se nella conversione dall’alfabeto georgiano, che utilizza altri caratteri, a quello latino spesso K’varatskhelia è riportato con l’apostrofo) e un’inversione di lettera, stavolta insindacabile. Un errore dell’incisore, ma possibile che a nessuno sia venuto in mente di controllare prima di consegnare il riconoscimento al calciatore? Una caduta di stile, un segnale evidente di sciatteria che non avrà fatto piacere in primis a Kvara, ma anche ai tifosi del Napoli e più in generale a tutti gli appassionati.
L’accusa di Ziliani: “Mancanza di rispetto”
Tra i più indignati per quella che su Substack definisce “una mancanza di rispetto che sconfina nella cafonaggine” è il giornalista Paolo Ziliani. Che sui social stigmatizza senza mezzi termini l’accaduto:
Per dire come siamo ridotti: il nostro calcio è quello che premia il miglior giocatore apparso in Italia negli ultimi anni consegnandogli un trofeo in cui il suo cognome è scritto con due errori. Ci meritiamo che Kvaratskhelia se ne vada in Premier League al più presto. A noi interessa salvaguardare altri brand.
Gran Galà AIC e Kvaratskhelia, web in tilt
Tante le reazioni e i commenti al post del giornalista. Vincenzo Pirozzi prova a sindacare sull’apostrofo: “Eppure, per curiosità, sono andato sul sito Wikipedia in georgiano e l’apostrofo c’è”. Immediata la reazione di Ziliani: “Certo. Fermo restando che nel mondo tutti scrivono Kvaratskhelia senza apostrofo, New York Times compreso, e sarebbe il caso di non fare svolazzi inutili. Ma se pretendi di fare il raffinato e poi fai la figura del grossolano rozzo e anche un po’ cafone, beh, allora hai stravinto”.
Christian_90 è sarcastico: “Mamma mia, neanche capaci di andare su internet e cercare il nome e cognome, e scriverlo correttamente, evidentemente erano troppo indaffarati a preparare il riconoscimento a Gatti per il fair play”. E ancora: “Alla Fantozzi insomma…”. Oppure: “Che figura di m…”. Mentre Rocco chiama in causa altre piaghe: “Beh, siamo proprio primi in tutto, in un paese di raccomandati può succedere anche questo“.