Tra Roberto Mancini e la FIGC i rapporti sono precipitati verso un punto quasi di non ritorno questa estate, quando ex abrupto il tecnico che portò l’Italia al trionfo ad Euro 2021 decise di lasciare la panchina da ct della Nazionale, in prossimità dell’apertura dei gironi di qualificazione per l’edizione 2024 del torneo continentale. Il presidente federale Gabriele Gravina non la prese benissimo, e per ora tra le due parti in causa non sono maturi i tempi per un disgelo.
A provare comunque a fare chiarezza tra i due ci ha pensato il programma Le Iene, che stasera su Italia 1 proporrà un servizio in cui Stefano Corti ha incontrato entrambi i protagonisti di questa storia.
- La rottura tra Mancini e la FIGC e l'approdo sulla panchina dell'Arabia Saudita
- Gravina a Le Iene: "Provo ancora molta amarezza. Mancini ha fatto delle dichiarazioni non corrette"
- "Ho avuto dei tentennamenti. Mancini ha sbagliato nei metodi e nei tempi"
- Mancini: "Sono rimasto male anche io. Ma andava presa una decisione"
- Il ct dell'Arabia Saudita critica i media
La rottura tra Mancini e la FIGC e l’approdo sulla panchina dell’Arabia Saudita
Prima un rapido passo indietro. “Sono stato tradito da Mancini“, sbottò appena qualche settimana fa un contrariato Gravina a proposito della decisione del tecnico di Jesi, che questa estate accettò l’offerta per allenare l’Arabia Saudita. Il presidente federale parlava di delusione “più umana che sportiva”, nei riguardi di colui che considerava “un amico”.
Mancini è diventato ct della selezione calcistica del regno dallo scorso 27 agosto, con un cammino (con vista sulla bramata qualificazione da parte dei sauditi al Mondiale 2026) abbastanza stentato all’inizio, ed ottenendo nelle prime sei partite andate in archivio due vittorie a fronte di un pareggio e tre sconfitte. Nel frattempo l’Italia, affidata alle cure di Luciano Spalletti, è riuscita alla fine – al netto di qualche sofferenza – a strappare la qualificazione ad Euro 2024.
Nel frattempo la polvere si è un po’ posata ma l’acredine tra Gravina e Mancini non è stata ancora archiviata, con il primo che questa estate aveva valutato anche la possibilità di andare per carte bollate e richiedere un risarcimento all’ex ct.
Gravina a Le Iene: “Provo ancora molta amarezza. Mancini ha fatto delle dichiarazioni non corrette”
Dicevamo de Le Iene. Raggiunto da Corti, il presidente della FIGC ha ammesso di provare ancora amarezza per quanto avvenuto, rivelando di faticare a rimuovere del tutto quanto successo. Poi ha aggiunto:
“Ho condiviso con Roberto cinque anni, e quando vivi cinque anni di sensibilità, emozioni fortissime, un risultato storico, come fai a rinnegare tutto? Sarebbe una sconfitta incredibile per me pensare di avere investito in un rapporto umano che poi non lascia nulla.
Tutti abbiamo delle fragilità, lui ne ha manifestata qualcuna con qualche dichiarazione, a mio avviso, non corretta, io non posso abboccare e vivere puntando solo su quelle dichiarazioni”.
“Ho avuto dei tentennamenti. Mancini ha sbagliato nei metodi e nei tempi”
Gravina ha poi svelato il fatto che non ci sia stato un confronto “né nei cinque anni né un minuto prima che presentasse le dimissioni” tra lui e Mancini sui perché dell’addio alla panchina della Nazionale (tra i motivi si è parlato anche del cambio dello staff tecnico avvenuto nel corso dell’estate). Per poi riconoscere di aver avuto “dei momenti di tentennamento qualche ora prima di mandare la PEC“.
Il massimo dirigente della FIGC poi ha concluso:
“Io tradito? Non lo so, ripeto, ancora non riesco a rimuovere quest’amarezza. Credo che abbia sbagliato nei metodi, nei tempi. Vi garantisco che non mi sarei mai opposto, perché di fronte a proposte che ho letto sulla stampa, questa andava sicuramente accettata. Non sarebbe rimasto con lo stesso entusiasmo di fronte a una proposta del genere”.
Mancini: “Sono rimasto male anche io. Ma andava presa una decisione”
Corti ha poi parlato con l’altra parte in causa, ovvero Mancini. Dopo aver espresso la propria soddisfazione per la qualificazione dell’Italia (“Tutti i ragazzi lo meritavano. Con Spalletti hanno svoltato? Io ne sono felice“), il tecnico è entrato nel vivo della questione:
“Gravina è rimasto male? Anche io. Diciamo che dopo tanti anni, forse, a volte, bisognava prendere una decisione. Forse andava presa un po’ prima, però, allo stesso tempo, posso anche capire che ci si possa rimanere male. Anche io sono rimasto male di tante cose, e con grande dispiacere perché io sarei rimasto altri dieci anni, se fosse stato possibile. Qualcosa era cambiato rispetto a prima, ma posso dire una cosa? È stato detto anche troppo”.
Il ct dell’Arabia Saudita critica i media
Mancini ha quindi concluso lanciando una frecciatina ai media:
“Quando c’erano giornali, giornalisti, direttori e proprietari seri di giornali si scrivevano cose vere, adesso si scrivono un sacco di stupidaggini. Le cose scritte sono per la maggior parte stupidaggini: sono andato via per tante motivazioni”.
Anche i soldi, ha chiesto Corti? Il ct dell’Arabia Saudita ha ammesso:
“Una delle motivazioni è anche quella”.
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