Icone del calcio mondiale e vecchi compagni di squadra al Brescia a inizio anni 2000, Pep Guardiola e Roberto Baggio sono stati ospiti di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa sul Nove nella puntata andata in onda domenica 13 ottobre, dove hanno avuto occasione di incontrarsi – anche se virtualmente – dopo circa vent’anni dall’ultima volta.
I due campioni hanno parlato della loro esperienza comune alla Rondinelle sotto la guida di Carlo Mazzone, personaggio al quale entrambi sono sempre stati molto legati come testimonia l’emozione al momento del ricordo dell’allenatore. Il tecnico del Manchester City ha parlato anche del nuovo formato della Champions League, riguardo il quale ammette di averci capito poco, e del suo futuro, lanciando una simpatica frecciatina al presentatore ligure.
- Guardiola: “Crujiff fondamentale per me"
- Guardiola si emoziona per il ricordo a Mazzone
- Baggio racconta l’aneddoto del cane con Mazzone
- Baggio e Guardiola tornano sul loro incontro
- Guardiola scherza sul futuro con Fazio
- Guardiola: “Nuova Champions? Ci ho capito poco”
Guardiola: “Crujiff fondamentale per me”
Tra le tante imprese compiute da Pep Guardiola in panchina quelle che certamente spiccano di più sono i due Triplete raggiunti sulle panchine di Barcellona (nella stagione 2008/2009) e Manchester City (2022/2023). A proposito di questi traguardi l’allenatore spagnolo scherza fingendo una falsa arroganza, con tanto di risata, “Sono molto bravo”, per poi puntualizzare “A parte gli Scherzi, sono stato in società molto forti”.
Guardiola ha poi parlato anche di Johan Crujiff, colui che più lo ha influenzato e più gli ha insegnato nel mondo del calcio: “Nella vita bisogna avere la fortuna di trovare le persone giuste al momento giusto. Io non riesco a immaginarmi la mia vita calcistica senza Cruijff. Mi ha insegnato tantissimo di tattica, ma anche di intuizione, che era ciò in cui eccelleva”.
Guardiola si emoziona per il ricordo a Mazzone
Insieme a Guardiola, ospite da Fabio Fazio c’era anche Roberto Baggio, suo compagno di squadra al Brescia a inizio anni 2000 sotto la guida di Carlo Mazzone, personaggio al quale entrambi sono molto legati, come dimostra la commozione di Pep al momento del ricordo di Sor Carletto.
Guardiola ha poi raccontato uno dei suoi primi ricordi riguardanti il tecnico romano, che risale alla celebre corsa in occasione di Brescia-Atalanta: “Quando ho visto per la prima volta Mazzone mi sono chiesto ‘Ma è questo il mio allenatore?’. Era uno vecchia scuola, di pelle, ironico. La prima cosa che mi disse fu: ‘Aho, nun te volevo qui’. Poi siamo sempre stati molto legati e rimasti insieme nei momenti importanti”.
Baggio racconta l’aneddoto del cane con Mazzone
Anche Baggio ha ricordato un aneddoto riguardante Mazzone, nello specifico di quando portò il suo cane in allenamento: “Non eravamo a conoscenza che il mister avesse paura dei cani e che aveva trattato male un mio compagno perché era arrivato con il cane all’allenamento. Dopo dieci giorni ho portato il mio labrador. Quando lo vide che correre chiese di chi fosse e scoprendo che era mio disse: “Facciamolo, giocare, diamogli un biscottino”.
Baggio e Guardiola tornano sul loro incontro
Impossibile poi non tornare sul momento in cui queste due icone del calcio si sono conosciute per la prima volta. Entrambi campioni già affermati, capaci di imporsi sui più importanti palcoscenici, a fine carriera si ritrovarono a giocare assieme al Brescia.
A proposito del Divin Codino Pep ha avuto solo parole di grande stima, che rendono l’idea di quando Baggio fosse un giocatore fuori dal comune: “Spero di non emozionarmi. L’ho conosciuto a fine carriera, aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice. Non si poteva muovere ma era comunque il più forte. Posso solo immaginare al suo apice. Roby è anche una persona solare, ha conquistato l’ammirazione di tutti, non è soltanto il giocatore, va oltre. Avrei voluto giocare di più con lui, lui era sempre nel posto giusto nel momento giusto.
Non mi dimentico come mi ha accolto Roby dopo undici anni di Barcellona. In questa realtà provinciale si disputava una partita alla settimana e quando si vinceva si godeva, non come nelle grandi squadre. Baggio pensavo fosse serio, invece con Luca Toni era l’anima“.
Anche da Baggio sono giunte solo parole di ammirazione nei confronti di Guardiola: “Da quando era al Barcellona ho sempre seguito Pep e sono felicissimo dei suoi successi. E’ tutto meritato. È una bellissima persona e questa è la base per arrivare dove si è spinto lui. Poi aveva questa dote incredibile: era già allenatore quando era calciatore, consigliava sempre i compagni per aiutarli a migliorare”.
Guardiola scherza sul futuro con Fazio
Se Baggio ha deciso di abbandonare il mondo del calcio dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Guardiola invece è ancora uno dei protagonisti indiscussi dello sport del pallone. E allora ecco che come da consuetudine arriva anche la domanda sul futuro del tecnico spagnolo, che nel rispondere ha lanciato anche una simpatica frecciatina a Fazio, noto tifoso della Sampdoria: “Futuro al City? Devo riflettere. Se verrò mai in Italia? Se Baggio mi facesse da assistente… Squadra? Genoa (dice ridendo). Nuovo ct dell’Inghilterra? No, ma tutto può essere nella vita. Io sono un fenomeno a ballare…”.
Guardiola: “Nuova Champions? Ci ho capito poco”
In questo inizio di stagione 2024/2025 a tenere banco è la questione riguardante il nuovo format della Champions League. Un cambiamento che non sembra aver raccolto grandi favori in giro per l’Europa, e che soprattutto sembra aver creato un po’ di confusione, anche nella testa di Guardiola: “Della nuova Champions non ci capisco molto anche io, ci sono più partite. Vedremo a fine stagione come sarà andata. Eviterei il Barcellona”.