In un contesto globale che è come un filo teso pronto a spezzarsi da un momento all’altro, si è riacceso il conflitto mediorientale. Oggi il gruppo palestinese Hamas ha letteralmente sorpreso Israele con una serie di attacchi via cielo e incursioni via terra partite dalla Striscia di Gaza. Al di là della gravità della situazione, oltre alle implicazioni geopolitiche in un equilibrio globale che come abbiamo detto è già precario di suo, questa situazione – e qui ci avventuriamo nel nostro campo – sta avendo degli effetti anche sullo sport.
- Guerra di Hamas ad Israele, le conseguenze sul calcio
- Si ferma il campionato israeliano
- Si attendono le decisioni sul match di qualificazione all'Europeo Israele-Svizzera
- Le tensioni tra Israele e Palestina e gli effetti sul calcio
Guerra di Hamas ad Israele, le conseguenze sul calcio
Non ci addentreremo sui dettagli di questo conflitto appena esploso ma che covava sotto le ceneri, né sui motivi o i risvolti politici e militari, non è questo il luogo adatto.
Ci concentreremo piuttosto sulle conseguenze sullo sport, in particolare sul calcio, riguardanti gli attacchi di Hamas la cui gravità (l’incursione terrestre in particolare è qualcosa di clamoroso, così come il fatto che i servizi segreti israeliani si siano lasciati sorprendere in siffatta maniera) ha spinto il primo ministro Benjamin Netanyahu di un vero e proprio atto di guerra.
Si ferma il campionato israeliano
Anzitutto, come logicamente prevedibile si è fermato il campionato. Impossibile andare avanti in una situazione che vede Israele sotto attacco, con feriti, morti ed anche ostaggi presi da Hamas, e con le strutture logistiche ed ospedaliere sotto pressione.
Un comunicato ufficiale della massima serie del calcio israeliano ha perciò ufficializzato lo stop di tutte le partite della sesta giornata, che si sarebbero dovute svolgere tra oggi e domani. Le gare della Ligat ha’Al (la serie A locale) sono posticipate sine die, mentre lo stesso comunicato ha annunciato che verranno in seguito forniti dettagli riguardo la partita che vedrà la Nazionale impegnata nelle qualificazioni a Euro 2024.
Si attendono le decisioni sul match di qualificazione all’Europeo Israele-Svizzera
Parliamo del match in programma la prossima settimana, esattamente il 12 ottobre, contro la Svizzera, e che dovrebbe tenersi a Tel Aviv. L’ASF, ovvero la Federazione calcistica svizzera, ha espresso rammarico per la situazione che si è creata in Israele, e ha confermato i contatti con l’UEFA, l’Ufficio Federale di Polizia e l’Ambasciata nel Paese mediorientale per capire il da farsi.
Nyon potrebbe decidere il destino della partita sentite le autorità israeliane. Ricordiamo che la Svizzera dovrebbe partire martedì per Israele.
Le tensioni tra Israele e Palestina e gli effetti sul calcio
Non è la prima volta che il calcio subisce le consegue del conflitto israelo-palestinese. Nel 1974 Israele fu bandita dalla Asian Football Confederation, a seguito dei fatti della guerra del Kippur dell’anno prima e dei rapporti tesi con il resto del Medio Oriente: non è un caso che Iran e Kuwait furono le principali promotrici dell’esclusione di Israele, che cedette il suo posto alla Cina. La Federcalcio israeliana in seguito, dal 1994, è entrata a far parte delle realtà affiliate all’UEFA.
Diversi poi gli episodi di sospensione di partite o di giornate: tra i più recenti, nella stagione 2008-2009 il rinvio di un turno a gennaio a causa di un razzo che dalla Palestina aveva colpito il campo del club dell’Ashkelon.
Attualmente in testa al campionato di Ligat si trova il Maccabi Tel Aviv.