Poteva andare meglio, ma per Nikita Mazepin, va bene così. L’esame secondo il pilota russo della Haas, al suo primo anno in F1, è ampiamente superato.
Eppure in pista l’approccio non è certo stato dei più semplici, tra errori di guida e una monoposto – la VF-21 realizzata dalla Haas – che non ha mai realmente avuto la possibilità di competere per i piazzamenti in zona punti. In più aggiungiamo lo scontro diretto con il proprio compagno di squadra, Mick Schumacher, lui pure debuttante, che ha visto molto spesso uscire il moscovita perdente.
Nonostante questo, come detto, il #9 del team americano, parlando con il sito RacingNews365, ha riconosciuto i propri errori, ma anche sottolineato alcuni aspetti positivi del suo campionato. “Ho finito la scuola quattro anni fa ed è stata l’ultima volta che ho ricevuto dei voti. Non mi manca così tanto – ha scherzato Mazepin – non penso che si debba mai ricevere un cinque [i voti della scuola russa vanno da due a cinque], perché il cinque è l’eccellenza e io non so cosa sia l’eccellenza. Oggi qualcosa potrebbe sembrare eccellente, ma domani magari mi rendo conto che posso fare qualcosa di più”.
“Quattro è il massimo che posso darmi – ha aggiunto ancora il portacolori della Haas – quindi credo di valere quattro per aver resistito, perché ci sono stati certi momenti davvero duri quest’anno. Probabilmente invece merito tre per l’adattamento, perché questo non è stato il mio punto forte e devo continuare a migliorarlo. Ho anche fatto alcuni errori – ha concluso Mazepin – come nella gara in Bahrain o in altri eventi in cui non ho fatto bene oppure ho spinto troppo. Ad esempio in Brasile, quando abbiamo avuto la possibilità di superare la Williams e andare in Q2. Questi sicuramente sono stati i momenti bassi, ma di momenti alti ce ne sono stati diversi. Ho disputato belle gare a Silverstone, in Brasile e in Messico“.