Ancora a zero punti dopo che la boa di metà campionato è già stata superata ed ora anche zavorrata dalla lotta intestina tra i propri piloti.
La malinconica stagione della Haas, seppur annunciata, si è arricchita di un nuovo capitolo durante il Gp d’Olanda che ha visto esplodere la tensione tra Nikita Mazepin e Mick Schumacher.
Quanto successo durante il Q1, con il tentativo di sorpasso del tedesco e la reazione del russo che ha accusato il compagno di non aver rispettato la politica interna del team in merito al diritto di precedenza nel giro di lancio,ha anticipato lo scontro durante la corsa quando Mazepin ha chiuso la traiettoria a Schumi junior costretto poi a rientrare ai box per un danno all’ala anteriore a seguito del contatto tra le due monoposto.
Il team principal Gunther Steiner ha preso la parola al termine della corsa provando a fare da “pompiere”: “La responsabilità è di entrambi. Non c’è nessuno da incolpare, bisogna soltanto lavorare ed essere costruttivi. Ci siamo incontrati durante il debrief dei nostri ingegneri, ma non siamo arrivati ad una conclusione. Il piano è quello di ritrovarci prima di Monza per capire come evitare episodi simili in futuro, perché non sono d’aiuto per nessuno. Ho già provato a spiegarglielo una volta e lo rifarò fino a quando non avremo risolto tutto. So che non sarà semplice, ma bisogna giungere a delle conclusioni, altrimenti dovremo porre delle regole ferree”.
Steiner ha però sposato la tesi di Schumacher che ha parlato di “vendetta” per spiegare la manovra di Mazepin: “Non ho avuto molto tempo per discutere con Mick, ma è fermamente convinto di quello che pensa. Io stesso non troverei alcuna ragione se non questa per reagire come ha fatto Nikita in quel contesto di gara. È una situazione nuova per me, ma la risolveremo”.