Tra le tante destinazioni di Harden c’era anche Miami. L’ex Houston Rockets, invece, ha preferito i Nets di Irving e Durant. L’operazioni per portarlo agli Heat, comunque, sarebbe stata troppo complicata.
A spiegarlo ci ha pensato il veterano Haslem: “Non si poteva portare Harden a Miami. Sarei invecchiato di quindici anni cercando di non farlo distrarre. Miami, nonostante il periodo difficile, è una città nota per le feste ed Harden non disdegna certo quel tipo di divertimento. Scherzi a parte, la trattativa avrebbe implicato la perdita da parte degli Heat di cinque-sei giocatori promettenti e questo non è mai stato nei piani di Pat Riley. Harden è il miglior attaccante della lega, ma ha ormai superato i trent’anni di età e non può valere più di sei giovani di prospettiva. In aggiunta, nonostante l’elevato numero di assist, è un giocatore che tende a monopolizzare costantemente l’attacco e questa sua caratteristica non sarebbe stata assimilabile ai nostri schemi”.