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Hypercar, la Ferrari 499P promette bene: le tappe verso il sogno Le Mans

A Vallelunga si è svolta l'ultima sessione di test per il nuovo prototipo uscito dalla galleria del vento del Cavallino: si lavora sull'affidabilità

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A pochi giorni dall’inizio ufficiale della nuova era per il settore Formula 1, visto che il nuovo team principal e general manager Frédéric Vasseur si insedierà il prossimo 9 febbraio nei propri nuovi uffici di Maranello, in casa Ferrari gli ultimi mesi del 2022 non sono stati importanti solo per la decisione presa di rivoluzionare il management in vista del Mondiale 2023 nel quale l’obiettivo sarà quello di insidiare più da vicino la Red Bull rispetto a quanto accaduto nella seconda parte dell’anno che va a concludersi.

Ferrari Hypercar, proficua sessione di test a Vallelunga

I vertici del Cavallino tengono infatti in maniera particolare alla sfida WEC, il campionato del mondo Endurance organizzato dalla FIA, che nella prossima edizione vedrà l’attesa presenza al via della Ferrari anche nel settore Hypercar, con il chiaro obiettivo di conquistare il prestigiosissimo traguardo della 24 Ore di Le Mans. Così nella giornata di mercoledì 21 dicembre si è svolta l’ultima sessione di test per l’anno solare per la Ferrari 499P, appunto il prototipo con cui la Casa di Maranello affronterà il FIA WEC a partire dalla prossima stagione.

Dopo il circuito di casa di Fiorano, dopo Imola, Portimao e Monza e dopo la simulazione endurance svoltasi ad Aragon, l’Hypercar della Rossa ha girato a Vallelunga. Sul circuito romano si è voluto ricominciare dai piccoli problemi tecnici che erano emersi in Spagna sul piano dell’affidabilità, che comunque non preoccupano troppo i responsabili del progetto.

La Ferrari e la sfida Hypercar: l’obiettivo Le Mans e il duello con Porsche

“Il lavoro svolto dalla squadra nel 2022 è stato intenso, ma siamo ancora all’inizio del percorso di sviluppo – ha rassicurato il direttore tecnico Ferdinando Cannizzo – L’alternanza tra progressi e inconvenienti che rallentano il programma è del tutto normale. Stiamo raccogliendo dati che ci aiuteranno a far crescere la vettura sia in termini di performance che di affidabilità. C’è ancora molto lavoro da fare per farci trovare pronti per il debutto a Sebring, ma stiamo seguendo le tappe che avevamo definito”.

Le parole di Cannizzo sono avvalorate dai dati che confermano la “gioventù” del progetto Hypercar della Ferrari, che sommando le varie sessioni di test ha girato per circa 16.000 chilometri, la gran parte dei quali durante la simulazione di gara ad Aragon, di fatto la metà di quelli messi insieme dalla Porsche, l’altra grande novità del WEC 2023, che ha visto la casa di Zuffenhausen e la Ferrari aggiungersi ai costruttori già presenti nel mondo Hypercar, Toyota, Peugeot, Alpine e Glickenhaus.

Sostanziale, però, anche la differenza rispetto alle date d’esordio: se infatti Porsche sarà in pista già per la 24 Ore di Daytona, la gara che segnerà l’inizio dell’era delle GTP in America e della quale è già stata pubblicata la entry list, in Ferrari i lavori sullo sviluppo potranno proseguire fino al weekend del 10-11 marzo, data del prologo della stagione che precederà di una settimana la 1000 Miglia di Sebring, prima delle sette prove del Mondiale Hypercar. In tal senso si attendono chiarimenti dalla Federazione chiamata a trovare un equilibrio tre le prestazioni della classe LMH, disputata dai marchi che costruiscono telaio e motore, che comprende appunto la Ferrari 499P, e quelle della LMDh, tra le quali la Porsche 963, che potranno gareggiare anche nella serie americana Imsa e alla 24 Ore di Daytona utilizzando telai costruiti da fornitori terzi.

Hypercar, tutto sulla Ferrari 499P: tra competitività e sostenibilità

Insomma, dalle parti di Maranello non c’è nessun allarme per i problemi di affidabilità emersi ad Aragon e neppure fretta per accelerare lo sviluppo. La sfida dell’endurance, da cui la Ferrari manca da 50 anni, è da vincere nel lungo periodo, con il weekend di Le Mans, fissato per il 10-11 giugno, ancora lontano e che precederà la tappa italiana del Mondiale, prevista per il 9 luglio a Monza, pure quella fatalmente molto importante e suggestiva per la Ferrari. Le altre tappe del Mondiale sono previste per il 16 aprile in Portogallo con la 6 ore di Portimao, per il 29 in Belgio per la 6 Ore di Spa-Francorchamps, per il 10 settembre per la 6 ore di Fuji in Giappone e infine il 4 novembre per la 8 Ore del Bahrain.

La Ferrari Hypercar, presentata il 31 ottobre scorso, ha subito colpito addetti ai lavori e appassionati grazie alla propria bellezza esteriore, ma ha richiesto un gran lavoro nella galleria del vento oltre che dal punto di vista della progettazione, con alcune soluzioni ereditate direttamente dalla monoposto della Formula 1, in particolare sul piano aerodinamico, della gestione e della direzione dei flussi d’aria.

Il budget per l’operazione, stimato intorno ai 35 milioni di euro a stagione, con un programma quinquennale, conferma quanto la Ferrari tenga al progetto, che sposa anche il tema della sostenibilità, lo stesso che in Formula 1 verrà cavalcato con decisione dal 2026 grazie al fatto che power unit avranno un motore elettrico potente quanto quello termico e che i propulsori turbo saranno spinti da un carburante sostenibile carbon neutral. Le Hypercar, infatti, presentano un motore elettrico/differenziale che prevede il recupero dell’energia cinetica in frenata.

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