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I primi 50 anni di Zidane: da Materazzi alla Francia, tutto su Zizou

Zinedine Zidane ha concesso una lunghissima intervista a L'Equipe in occasione dei suoi 50 anni.

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Zinedine Zidane, uno dei tre giocatori francesi più forti di ogni epoca compie 50 anni. La carriera sportiva di Zizou, francese figlio di immigrati algerini, è stata ricca di soddisfazioni tra Juventus, Real Madrid (sia da giocatore che da allenatore) e nazionale francese.

A livello di trofei, Zidane ha vinto praticamente tutto, comprese quattro Champions League (una da giocatore del Real Madrid nel 2002 e tre sempre al Real ma da allenatore, vinte consecutivamente) e un Pallone d’Oro nel 1998, subito dopo aver vinto la Coppa del Mondo con la Francia.

Per festeggiare i suoi primi 50 anni, l’asso francese ha concesso un’intervista di ben 18 pagine a L’Equipe, nelle quali parla dei propri sogni, della Juve e anche della famosa testata a Marco Materazzi nella finale della Coppa del Mondo tedesca del 2006.

Zidane torna sulla testata a Matezarri: “In campo è normale insultarsi, è andata così”

Per i più giovani, la Coppa del Mondo 2006 è “Il Mondiale”. La cavalcata azzurra guidata da Marcello Lippi è ancora impressa nel cuore di tutti gli appassionati, soprattutto la durissima finale con la Francia, nella quale andammo sotto dopo una manciata di minuti proprio per un assurdo pallonetto su rigore di Zidane a Buffon, recuperato in seguito da un salto in cielo di Marco Materazzi su corner.

A pochi minuti dai calci di rigore ricordiamo tutti come Zidane concluse la propria carriera: facendosi espellere per una durissima testata rifilata proprio a Materazzi. Molte speculazioni sono state fatte per anni su questo episodio, coi diretti interessati che non ne volevano parlare. In seguito, la verità è venuta fuori, e Zidane torna proprio su questo argomento:

“La finale di Berlino è finita in una maniera di cui non sono felice. Quel giorno mia madre era stanca, non si sentiva bene. Forse non aveva niente di grave, però ero lo stesso preoccupato. C’era tanta tensione in campo. Materazzi inizia a parlarmi non di mia madre, ma di mia sorella. Non ha offeso mia madre, questo l’ho ripetuto molte volte, ma ha parlato male di mia sorella, che in quella occasione era impegnata a prendersi cura di mia madre. In campo ci si offende, anche in modo pesante, ma è comune, lo fanno tutti. Però quel giorno è andata così. Parlando di mia sorella Lila, mi è scattato qualcosa. E nel giro di un secondo è successo quel che si è visto. Non ne sono orgoglioso, ma fa parte della mia storia. In quel momento ero fragile, e in momenti del genere può capitare di fare cose non belle”.

Zidane ricorda il passaggio dalla Juve al Real: “Non ho avuto scelta, mi stavo perdendo”

Anno 2001, Zidane ha vinto tutto con la Juve tranne la Champions League, sconfitto due volte in finale in cinque anni di permanenza sotto la Mole. Poi il Real, e al suo primo anno Zizou vinse la coppa con uno splendido gol al volo in finale che è passato alla storia.

Tra l’altro, alla Juve Zidane vinse il suo unico Pallone d’Oro. Ecco come il centrocampista francese parla di quel trasferimento storico:

“È stato straordinario. Non ho avuto scelta. È andata così. La Juventus aveva il diritto di chiedere quello che desiderava. E il Real Madrid di pagare. Avevo appena fatto i 29 anni. Avevo una buona dose di esperienza. Però ero consapevole che mi stavo perdendo, giocando per il Real Madrid. Ad un certo punto, avevo la necessità di questa uscita per dare un altro boost alla mia carriera. Ero alla Juve da cinque stagioni, avevo vinto ogni cosa tranne la Champions. Siamo stati sconfitti due volte in finale(1-3 contro il Borussia Dortmund nel 1997 e 0-1 contro il Real Madrid nel 1998). Mi serviva questa rinascita, questa nuova sfida”.

I sogni di Zidane a 50 anni: “Voglio allenare la nazionale francese”

Arrivato a 50 anni, e con così tante cose già realizzate in carriera, Zidane non la smette di sognare. Sia da giocatore che da allenatore ha vinto tantissimo, ma il francese conserva ancora un sogno nel cassetto, ovvero diventare CT della Francia. Per ora Deschamps guiderà i Galletti sicuramente fino alla Coppa del Mondo in Qatar, ma in futuro un incarico di Zidane è molto probabile:

“Prima o poi mi auguro di essere ct della Francia, desidero chiudere il cerchio con la Nazionale. Da giocatore è stato grandioso, e desidero rifarlo anche come CT. Io dopo Deschamps? Se l’opportunità ci sarà, io ci sarò. Non dipende da me, ma ho un desiderio profondo”.

Tuttavia guardandola in modo pratico, Zizou non chiude la porta neanche a un incarico di allenatore del PSG, anche se sicuramente non per questa stagione, come annunciato dal presidente dei parigini:

PSG? Mai dire mai, ma non per ora. Da giocatore avevo tantissima scelta, da allenatore molta meno. Se alleno una squadra, è solamente per vincere. Ed è questo il motivo per cui non posso andare ovunque. Ma anche per la lingua. Non potrei andare a Manchester, perché non parlo bene l’inglese. Però conosco bene gli ingredienti per vincere”.

I primi 50 anni di Zidane: da Materazzi alla Francia, tutto su Zizou Fonte: Getty Images

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