Sarebbe bastata la gestualità vista da tutti, con le telecamere che non hanno omesso quasi alcun particolare della lite clamorosa tra Ibra e Lukaku, per rimanere choccati allo stadio come in tv ma il vero guaio per i due big di Milan e Inter, fuori programma del derby di coppa Italia vinto dai nerazzurri con una punizione allo scadere di Eriksen, è stato che il labiale delle loro frasi è stato sviscerato parola per parola e il contenuto della lite è emerso in tutta la sua crudezza.
Cosa ha detto Ibra a Lukaku
Ad accendere la miccia sarebbe stato Ibra che si è rivolto così al belga: “Vai a fare i tuoi riti voodoo di m… da un’altra parte. Piccolo asino”. Lukaku ha reagito ed è iniziato a degenerare tutto. Ma cosa c’entra il voodoo?
Il retroscena del voodoo per Lukaku
Spunta un retroscena: tre anni e mezzo fa l’allora presidente dell’Everton, Farhad Moshiri, rivelò ai media inglesi il motivo per il quale Lukaku avrebbe lasciato i Toffees: “Romelu ha chiamato sua madre, che era in pellegrinaggio in Africa o non so dove. E per qualcosa legato al voodoo gli ha detto che doveva lasciare l’Everton ed andare al Chelsea”. Poi Lukaku sarebbe finito al Manchester United, dove avrebbe trovato proprio Ibra. Lo svedese evidentemente non ha mai dimenticato quella storia legata al voodoo e alla madre di Lukaku e l’ha rispolverata ieri in campo.
Pistocchi bastona entrambi
Durissimo il tweet di Maurizio Pistocchi: “Campioni, miliardari, seguiti da milioni di persone. Questo è il messaggio che Ibra e Lukaku hanno trasmesso a milioni di telespettatori, ai bambini, a tutti. Pessimo, e questo è quello che rimane”.
Ziliani colpevolizza Ibra
Se la prende con Ibra invece Paolo Ziliani. Il giornalista de Il Fatto quotidiano scrive su twitter: “Il Milan inseguiva il passaggio alla semifinale, Ibra la sola cosa che davvero gli sta a cuore, il culto della personalità, ciò che gli fa dire “Io credo in Zlatan” mentre tutt’attorno scattano gli oooh di meraviglia dei fans un tanto al chilo. Risultato: Milan rovinato”.