L’attaccante del Perugia Pietro Iemmello in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha ripercorso il suo rapporto complicato con i tifosi nel corso della sua carriera.
I fischi a Benevento e a La Spezia: “A Benevento non c’è mai stato feeling, a La Spezia volevano che restassi ma non avrei avuto spazio, così ho preferito andare in A col Sassuolo. L’auto bruciata a Foggia? Avevo fatto benissimo con 24 gol in C1, ma quello era un momento particolare. Volevano colpire me e la società. Io ero tra i pochi rimasti in città dopo il derby col Lecce e sapevano dove abitavo. Ero il simbolo, non credo ci fosse niente di personale”.
Nel 2014 quando era a Foggia fece infuriare i tifosi del Cosenza esultandogli in faccia dopo un gol: “Non dimentico le origini, ho sangue giallorosso (è di Catanzaro ndr). E’ vero, a volte me le vado a cercare…”.
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