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Il Monza di Berlusconi in Serie A, quanto ha speso, il progetto stadio

La gestione di Silvio Berlusconi inizia nel settembre 2018 dopo un’acquisizione dal valore di 2.9 milioni di euro

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Luigi Di Maso

Luigi Di Maso

Giornalista

Giornalista sportivo e professionista nel mondo della comunicazione digitale. Lavora insieme a club, leghe e brand nel mondo del calcio. È ormai da anni una delle anime del Social Football Summit di Roma. Per Virgilio Sport cura gli approfondimenti relativi all’intreccio tra i mondi del calcio, della comunicazione e del marketing

Prima del triplice fischio che sanciva la fine della finale di playoff di Serie B tra Pisa e Monza all’Arena Garibaldi, e quindi pochi istanti prima della storica prima promozione del Monza in Serie A, i brianzoli erano la squadra che aveva collezionato più partecipazioni in cadetteria (40) senza essere mai stati promossi in massima serie.

Un risultato importante e probabilmente inaspettato per i tifosi che hanno seguito la squadra nel 2015 – 2016, il primo anno di Serie D dopo il fallimento societario di qualche mese prima. Un percorso in salita avviato dall’imprenditore brianzolo Nicola Colombo, figlio dell’ex presidente del Milan Felice, che prelevò la squadra subito dopo l’estromissione dal calco professionistico decretata dalla sentenza di fallimento del tribunale di Monza.

Il club riesce a vincere il campionato di Serie D nella stagione 2016 – 2017, per poi passare sotto la gestione di Silvio Berlusconi nel settembre 2018 dopo un’acquisizione dal valore di 2.9 milioni di euro e un successivo aumento di capitale di 2.2 milioni per risanare alcuni debiti della gestione precedente e garantire maggior margine di manovra al nuovo direttore Adriano Galliani.

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Il Monza di Berlusconi, proprietà e organigramma

L’acquisto del Monza viene realizzato sotto la guida di Silvio Berlusconi nel 2018, dopo aver firmato da poco il closing per la vendita del Milan a Li Yonghong, dopo un ciclo storico di 31 anni.

L’acquisto del Monza da parte di Berlusconi è stato finalizzato attraverso la Fininvest, l’azienda storica dell’ex premier che ha scelto poi la figura del fratello Paolo come presidente del club e Adriano Galliani come amministratore delegato fin da subito.

L’obiettivo ovviamente è ambizioso ed è quello del doppio salto da realizzare quanto subito. La prima stagione però non sorride al progetto tecnico di Galliani e del nuovo mister Brocchi che rimediano solo un quinto posto in campionato e l’eliminazione ai quarti di finale di playoff contro l’Imolese. La Serie B però è solo rimandata di un anno grazie al primo posto nella stagione successiva, sempre con Brocchi alla guida della squadra.

Sia dalla Serie D che con la promozione in B, il Monza contaminato dall’animo di molti ex milanisti ha avuto un solo filo conduttore a livello di progettualità dell’area sportiva e tecnica: l’ex calciatore Filippo Antonelli Agomeri.

Per la parte commerciale invece, il Monza della nuova era Fininvest e Berlusconi ha confermato parte della struttura della gestione precedente di Colombo, tra questi il direttore commerciale Fabio Guido Aureoli, con un passato decennale con L’Aquila Calcio e originario dell’Abbruzzo proprio come il direttore tecnico Antonelli.

Quanto ha speso Berlusconi al Monza

Berlusconi e la sua Fininvest hanno speso quasi 3 milioni di euro per l’acquisizione del Monza nel 2018.

All’arrivo la società aveva un indotto pubblicitario di 387 mila euro, mentre in quest’ultima stagione sono arrivati a progredire a quota 2,2 milioni di euro, raccolti dalla concessionaria pubblicitaria Digitalia, di proprietà proprio del gruppo di Berlusconi.

Cifre ancora basse (senza considerare i diritti tv e altri indotti) per sorreggere gli investimenti fatti da Berlusconi in questi anni di Monza.

Come spiega Social Media Soccer, il 2020 è stato chiuso dal tandem Berlusconi-Galliani con un rosso di bilancio di poco superiore ai 26,7 milioni di euro che il CDA ha prontamente scelto di risanare a breve: “mediante parziale utilizzo per pari importo della voce versamenti in conto capitale presente nel patrimonio netto la perdita registrata”.

Nel bilancio 2021 invece, come riportato dal Sole 24 Ore, il club ha fatto registrare una perdita di circa 31,2 milioni di euro legata principalmente ancora alla crisi generata dalla pandemia.

Se si sommano le perdite da risanare, le spese di calciomercato e di acquisizione iniziale, la cifra spesa da Berlusconi e Fininvest dal 2018 a oggi è di circa 70 milioni di euro.

Il progetto per lo stadio di Monza

La mano economica e progettuale di Berlusconi nel Monza si è vista soprattutto a livello infrastrutturale, ne è un chiaro esempio il progetto creato attorno allo stadio con diversi ammodernamenti realizzati all’arrivo in Serie B nella stagione 2020 – 2021 e sul centro di allenamento “Monzello”.

Uno degli step economico più importanti è stato sicuramente l’accordo con l’azienda di abbigliamento da lavoro U-Power per la cessione dei naming rights dell’ormai ex stadio Brianteo. Il Monza ha potuto realizzare questa operazione con l’azienda di Franco Uzzeni grazie all’accordo di concessione della gestione dello stadio (e di Monzello) stipulata con il comune di Monza valido fino al 2062.

Già dall’arrivo di Berlusconi nel 2018 l’idea di lavorare sul restyling dello stadio è stata fortemente cavalcata e messa nero su bianco.

La prima fase di investimento è stata di 9 milioni di euro (5 milioni subito e 4 successivamente) per lavorare ad alcuni obiettivi fissati come priorità per non essere costretti a giocare in un campo neutro e per assicurarsi un impianto di qualità, ovvero: i lavori di messa a norma dal punto di vista della sicurezza, ammodernamento e ristrutturazione dei locali interni totalmente rivoluzionati.

Tra i cambiamenti realizzati dagli investimenti di Fininvest c’è l’apertura del bar nella tribuna centrale, la creazione di una nuova area spogliatoi, sala stampa e soprattutto l’area hospitality, un nuovo tunnel di ingresso dagli spogliatoi al campo e il sistema digitale di Led Wall a bordocampo per aumentare visibilità e spendibilità degli sponsor. Spazio anche al miglioramento di alcune aree come quella denominata OB-VAN che permette il parcheggio agevole dei mezzi pesanti e di apparecchiature di trasmissione radiotelevisiva.

I lavori per curva e tribuna sono stati realizzati col sistema dello “stadio aperto”, ovvero quello che permette il continuamento dei lavori con lo stadio appunto aperto al pubblico durante le partite grazie alla garanzia di un minimo di posti a sedere.

Nel breve periodo il tipo di lavori che verrà realizzato riguarderà il processo di agibilità di una delle tribune rimasta totalmente chiusa durante tutto il campionato di Serie B 2021 – 2022, culminato con la promozione in Serie A, campionato che dalla prossima stagione richiederà una capienza minima di 12.000 posti (abbassando la precedente che era di 16K).

Oggi la capienza garantita dalle zone agibili dello U-Power Stadium di Monza è di 9.999 spettatori, con un margine ancora disponibile, previo lavori di ristrutturazione, di altri 8.000.

I giocatori del Monza per la Serie A

Il Monza ha deciso di provare, riuscendoci col senno del poi, l’assalto alla Serie A con Giovanni Stroppa, protagonista da diciottenne con la maglia del Monza e diversi anni dopo in panchina che ha saputo ripagare la fiducia di Berlusconi e Galliani e soprattutto meritarsi a pieno merito il contratto triennale firmato nel 2021 per un ingaggio non reso noto ma che dovrebbe aggirarsi attorno ai 400K euro a stagione (Stroppa ne percepiva 600K in Serie A col Crotone, mentre il suo predecessore al Monza Cristian Brocchi ne prendeva 300K).

Stroppa ha puntato su alcuni calciatori nel mercato estivo e in quello invernale fortemente voluti per non ripetere l’errore dell’anno precedente del Monza, ovvero fare una rosa con giocatori stellari ma non abituati alla categoria come Balotelli e Boateng.

Uno di questi che si è rivelato decisivo è sicuramente il difensore ex Juventus Luca Marrone. Il calciatore ha segnato il gol del vantaggio nei supplementari che ha portato avanti il Monza, ma in quel momento pochi sapevano che l’acquisto di Marrone stava saltando per colpa di una fotocopiatrice non funzionante in sede di calciomercato estivo che stava rischiando di rovinare tutto.

Un contratto depositato alle 20:00:13, quindi valido dato che il limite era fissato 47 decimi di secondo (meno di un battito di ciglio). Valore del giocatore: mezzo milione di euro circa.

Marrone è uno di quei giocatori che saranno arruolabili e utili anche per l’ardua stagione di Serie A.

Tra questi figurano dei giocatori per cui è scattato automaticamente l’obbligo di riscatto dopo la conquista della Serie A, vincolo inserito in fase di contratto da procuratore e direttore sportivo del Monza.

Infatti, il Monza provvedere prima dell’inizio della stagione 2022 – 2023 a riscattare il portiere Michele Di Gregorio dall’Inter per 4 milioni, la promessa del centrocampo Andrea Colpani (classe 1999) per cui si attiverà un contratto quadriennale da 450K a stagione e il difensore Davide Bettella e il centrocampista, entrambi dall’Atalanta.

A questi dovranno aggiungersi altre conferme decisive per le sorti del Monza come la permanenza in Brianza del portoghese Dany Mota (ex Juventus U23) e Carlos Augusto. Oltre all’MVP dei playoff di Serie B Christian Lund Gytkjær.

La prima storica stagione del Monza in Serie A dirà molto sulle ambizioni e la volontà ulteriore di investimento del club brianzolo e di Silvio Berlusconi.

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