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Napoli, il segreto di Spalletti è una retroguardia invalicabile

Il Napoli di Spalletti è la miglior difesa di Serie A con soli 3 goal subiti in 9 giornate: il segreto dei partenopei sta proprio nella retroguardia.

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Napoli, il segreto di Spalletti è una retroguardia invalicabile Fonte: Getty Images

Non c’è solo un attacco super tra i segreti del Napoli di Luciano Spalletti . Se in avanti la formazione partenopea segna a raffica, trascinata da un Victor Osimhen implacabile con 9 goal in 11 gare tra Serie A ed Europa League, è altrettanto straordinario il lavoro della difesa azzurra. L’allenatore ha registrato una retroguardia che ha superato brillantemente il test Roma e che resta per distacco la migliore del campionato italiano dopo nove giornate.

Il Napoli ha subito appena tre reti e guida la classifica delle difese mene battuta di Serie A. I numeri evidenziano il grandissimo lavoro del reparto arretrato della squadra di Spalletti: alle spalle degli ‘azzurri’ ci sono Milan e Roma con 9 goal al passivo, il triplo rispetto a quelli della squadra di Spalletti.

Uno col Genoa alla seconda giornata, un altro su errore di Manolas con la Juventus alla terza ed il terzo al ‘Franchi’ contro la Fiorentina su sviluppi d’angolo. Sono queste le uniche reti subite fino ad ora in questa Serie A dal Napoli. Poi il muro dei partenopei è apparso insuperabile, con Ospina e Meret che hanno portato a casa rispettivamente 5 e 1 ‘clean sheet’.

Tra i segreti della squadra della retroguardia del Napoli di Spalletti ci sono un ritrovato Kalidou Koulibaly , tornato ai livelli straordinari delle stagioni passate, e la sorpresa Rrahmani . Oggetto misterioso durante i primi mesi della sua avventura a Napoli nella passata stagione, il difensore kosovaro ha approfittato di un momento di poca brillantezza di Manolas – in occasione del big match della terza giornata contro la Juve – per soffiargli il posto e scalare le gerarchie, conquistando una maglia da titolare accanto al senegalese. Dopo le panchine contro Venezia, Genoa e Juventus, Rrhamani non è più uscito dall’undici di partenza.

Spalletti è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra difesa e centrocampo, supportando Koulibaly e Rrhamani con il lavoro di squadra: gli esterni Di Lorenzo e Mario Rui si sacrificano in fase di non possesso e stringono, avvicinando il raggio d’azione alla coppia di centrali, mentre è fondamentale il lavoro di Frank Zambo Anguissa , che si piazza sulla trequarti e copre quella fetta di campo tra le linee che spesso diventava terra di conquista degli avversari nei pressi dell’area azzurra. L’ex Fulham è subito diventato un elemento preziosissimo nello scacchiere tattico dei partenopei grazie alla qualità e soprattutto alle capacità di interdizione, senza rinunciare ad accompagnare l’azione offensiva.

Il pari a reti inviolate contro la Roma all’Olimpico ha interrotto la striscia positiva di 8 vittorie consecutive del Napoli di Spalletti, che resta in testa alla classifica di Serie A. Un mezzo passo falso in cui la difesa dei partenopei ha dimostrato ancora una volta – contro un avversario temibile come la squadra di Mourinho – di essere una delle armi più importanti a disposizione del tecnico di Certaldo, che – come confermano i numeri – sembra aver trovato la chiave per ‘chiudere’ la porta e blindare la difesa, concedendo poco o nulla agli avversari.

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