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Il presente di Michael Schumacher, a sei anni e mezzo da Meribel

Elisabetta Gregoraci, showgirl ed ex moglie del manager Flavio Briatore, ha riferito alcuni dettagli sulle condizioni dell'ex campione del mondo Michael Schumacher, nella casa del GF Vip

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Anche solo una frase, per quanto eloquente, sulle condizioni di Michael Schumacher emoziona, scuote e suscita nuovamente interrogativi su come sta l’ex campione di F1, vittima di un incidente in montagna, dalle conseguenze devastanti, sei anni e mezzo fa.

GF Vip 5: Elisabetta Gregoraci parla di Michael Schumacher

Le ultime informazioni, scarne, asciutte su Schumacher arrivano nel corso della diretta del Grande Fratello Vip. “Non parla, comunica con gli occhi. Solo tre persone possono andare a trovarlo e io so chi sono”. Parole pronunciate da Elisabetta Gregoraci, riportate da SportMediaset, sulla situazione che interessa l’ex ferrarista. Informazioni di cui la showgirl è in possesso poiché legata in passato a Flavio Briatore, ex team manger della Renault che lanciò Schumi in F1. Un macchinario comandato con il movimento degli occhi è l’unico modo per comunicare e per cercare di capire se sia presente. “Adesso un pochino, ma no”, è la risposta a chi le chiede se riesce a parlare.

Poche frasi, quelle pronunciate all’interno della casa del GF Vip, che hanno nuovamente aperto prospettive e domande sull’ex campione del Mondo. E a pochi giorni di distanza dalle affermazioni del neurologo svizzero Erich Riederer a dichiarare che l’ex pilota di Formula 1 non tornerà mai al pieno delle sue capacità. La testimonianza dello specialista è stata raccolta in un documentario. “Michael Schumacher: Alla ricerca della verità” è il titolo di quanto andato in onda sulla TV francese. Erich Riederer ha detto: “Penso che sia in uno stato vegetativo irreversibile, è sveglio ma non risponde, respira, il suo cuore batte, può probabilmente mettersi seduto e fare piccoli passi con un aiuto, ma non di più”.

L’amico di sempre, Jean Todt: le visite a Michael Schumacher

Tra le persone da sempre accanto a Michael e alla sua famiglia, c’è Jean Todt. Le sue affermazioni raccolte da PA agency avevano riacceso l’attenzione su Schumi. Todt, presidente della FIA e amico personale dell’ex pilota, tra i pochi ammessi nella stretta cerchia di amici, ha confermato di aver fatto visita all’amico campione una settimana prima del GP del Mugello.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Todt avrebbe dipinto questo quadro: “Ho visto Michael la scorsa settimana, sta lottando. Mio Dio, sappiamo che ha avuto uno sfortunato e bruttissimo incidente sugli sci che gli ha causato un sacco di problemi, ma ha accanto una moglie fantastica, ha i suoi figli, le sue infermiere e possiamo solo augurare il meglio a lui e alla sua famiglia”.

Jean Todt infatti ha voluto riservare un messaggio, per tutti i tifosi della grande gloria tedesca: “Tutto quello che posso fare è stare loro vicino finché non sarò in grado di fare qualcosa e poi lo farò”. Un segnale importante nelle ore che hanno preceduto un appuntamento altrettanto speciale: la Ferrari F2004 guidata da Mick, nell’esibizione programmata sul circuito. Nel nome del padre, più che mai considerati gli incoraggianti risultati da pilota raccolti.

Le condizioni di Schumacher sei anni e mezzo dopo Meribel

A sei anni e mezzo dall’incidente di Méribel sulle Alpi francesi, le condizioni di Schumacher rimangono riservate, private. Sappiamo che ha affrontato due difficili interventi, che si è svegliato dal coma nel 2014 e vive assistito amorevolmente da professionisti specializzati oltre alla sua famiglia. Trapela, di tanto in tanto, appena qualche dettaglio, ad opera di quanti nel circus hanno mantenuto un rapporto con il campione del mondo e della Ferrari, e che sono ammessi nella sua dimora svizzera. Pochissime persone: tra queste Jean Todt e l’ex compagno di scuderia, Felipe Massa.

La riservatezza su Schumacher imposta dalla famiglia

La famiglia del pilota tedesco, icona della Formula 1 e della Ferrari, ha imposto il più totale riserbo a tutela della loro privacy e solo di rado ha affidato alla stampa comunicati ufficiali. “Michael è nelle mani migliori” rese noto Corinna per i 50 anni di Michael e chiese, ancora una volta, che i fan rispettassero la loro vita privata. La stessa Corinna ha affermato come stia “seguendo la volontà di Michael di mantenere essendo lui, da sempre, particolarmente sensibile alla sfera privata. Michael ha fatto tutto per me. Non dimenticherò mai a chi devo essere grata e questo è mio marito”. L’incidente ha causato gravi lesioni cerebrali, per le quali Michael è stato operato due volte che lo hanno costretto a 6 mesi di coma indotto.

Il trasferimento a Parigi di Schumacher per cure sperimentali

Nell’ottobre 2019, l’autorevole giornale francese “Le Parisien” aveva riferito che l’ex pilota era stato trasferito all’ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi avanzando l’ipotesi che Schumacher fosse stato portato nel famoso nosocomio per un trattamento di cellule staminali. Inoltre, secondo altre fonti, Schumacher aveva precedentemente effettuato almeno due visite nello stesso centro ospedaliero francese: ipotesi che alimentavano l’idea che Schumi stesse ricevendo un trattamento specifico in cui il Pompidou è all’avanguardia.

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