Il quarto titolo europeo vinto alla guida della Spagna, dopo quelli del 2009, del 2011 e del 2015, non ha placato la sete di vittoria di Sergio Scariolo.
Il coach siculo-bresciano ha riscattato alla guida della Roja la delusione di Tokyo 2020, avventura chiusa solo al 6° posto, ma dopo la festa per la vittoria in finale sulla Francia è già pronto per concentrarsi sulla nuova stagione alla guida della Virtus Bologna, in cui gli obiettivi non mancheranno, dalla corsa allo scudetto dopo aver perso le finali playoff contro l’Olimpia nello scorso maggio, fino all’avventura in Eurolega, dove i bolognesi torneranno dopo 14 anni di assenza grazie al trionfo in Eurocup.
Intervistato dal Resto del Carlino, Scariolo ha svelato un retroscena sulla propria coda di estate… a metà tra Spagna e Virtus: “Seguivo gli allenamenti della squadra e mandavo vocali di 10 minuti con indicazioni per i miei collaboratori. Voglio essere bravo io prima ancora che me lo dicano gli altri…”.
Nonostante una carriera stracolma di successi, anche Euro 2022 ha insegnato qualcosa a Scariolo: “Un concetto che ho imparato quest’anno con la Spagna è l’importanza del collettivo – ha ammesso – Supera spesso il talento dei singoli, e può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta”.
“Segreti del successo? Non ce ne sono – la conclusione – Se non quello di lavorare bene e mettere tutti nella condizione di potersi esprimere al meglio. A me poi piace alzare il livello tecnico e lavorare a fondo”..