Il direttore sportivo del Rimini, Ivano Pastore, ha parlato dopo la decisione del consiglio federale che ha decretato la retrocessione d’ufficio del Rimini, con 11 gare ancora da giocare e senza avere nemmeno la possibilità di disputare i play-out.
“Speravamo nel buon senso, evidentemente il buon senso non c’è stato – ha detto -. C’è grande amarezza perché questa è una decisione che riteniamo profondamente ingiusta. Il regolamento, per come è stato concepito, non è stato applicato nella maniera corretta. Diciamo che è stato confezionato un vestito su misura a seconda dei club. Come preannunciato, ora faremo il punto della situazione con i nostri legali e decideremo la migliore strategia per tutelare, in ogni sede, gli interessi della società, dei nostri tifosi e della città intera. Al proposito, l’amministrazione comunale si è mossa per difendere il nome di Rimini, per questo ritengo si tratti di una battaglia da portare avanti insieme, ognuno con le proprie competenze e nelle rispettive sedi”.
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