A 36 anni Rafael Nadal ha scritto un’altra memorabile pagina di storia dello sport: il maiorchino infatti, nonostante gli acciacchi fisici con cui è costretto a convivere da un po’ di tempo a questa parte, battendo in finale Ruud al Roland Garros ha conquistato il 14° titolo della carriera agli Open di Francia.
- Roland Garros, la soluzione pensata dallo staff di Nadal
- Iniezioni, la rivelazione di Nadal
- Futuro Nadal, lo spagnolo non ha dubbi
Roland Garros, la soluzione pensata dallo staff di Nadal
Il risultato acquisito a Port d’Auteuil ha dell’incredibile non solo per l’età in cui è stato realizzato ma anche, appunto, per le precarie condizioni fisiche di Nadal.
Afflitto dalla sindrome di Muller-Weiss, lo spagnolo da mesi ormai non può far altro che giocare sul dolore e trovare soluzioni per alleviarlo il più possibile quando è in campo: per questo motivo, lui e il suo staff recentemente hanno deciso di optare per delle iniezioni di radiofrequenza.
Iniezioni, la rivelazione di Nadal
La terapia, evidentemente, vedendo il successo conseguito ieri ha sortito gli effetti sperati e ad ammetterlo è stato lo stesso Nadal dopo l’affermazione su Ruud.
“Le iniezioni nervose sono andate bene, ora faremo un altro intervento sui due nervi. È qualcosa che ha funzionato bene per me e che mi ha tolto il dolore in passato” ha affermato a Marca il campione di Manacor.
“Si tratta di iniezioni con radiofrequenza pulsata che potrebbero aiutarmi a ridurre la sensazione che ho al piede. Il mio piede è totalmente insensibile, ma questo metodo disinibisce il nervo e rimuove il dolore. Con questo trattamento riusciamo a lasciare il nervo semiaddormentato e ho una sensazione migliore in campo, anche se lascia il mio piede senza tanta sensibilità”.
Futuro Nadal, lo spagnolo non ha dubbi
Tale espediente dunque alla fine si è rivelato fondamentale per la conquista del secondo Slam stagionale dopo l’Australian Open da parte di Nadal il quale però, in merito a una possibile partecipazione a Wimbledon, non ha ancora sciolto le sue riserve.
Intanto però, quel che è certo è che Nadal, grazie alle iniezioni, è riuscito a scongiurare quell’operazione che quasi sicuramente lo obbligherebbe al ritiro, permettendosi così di fatto di allungare ancora una carriera che però, giunti a questo punto, non è la cosa più importante.
“La vita è più importante di un altro titolo. La mia carriera è stata la mia priorità per tutta la vita, ma non è al di sopra della mia felicità. Se sono ancora felice, continuerò, altrimenti farò qualcos’altro”.