Tornano a far discutere le parole dei giudici che hanno condannato la Juventus a -15 punti di penalizzazione in campionato. Questa volta a parlare è Mario Luigi Torsello durante una conferenza sulla giustizia sportiva che si è tenuta presso l’Università del Salento.
- Inchiesta Juve, Torsello: "La giustizia sportiva giudica autonomamente"
- Inchiesta Juve, Torsello: "Tempestività e perentorietà elementi inscindibili"
- Inchiesta Juve: le parole di Torsello fanno infuriare i tifosi
Inchiesta Juve, Torsello: “La giustizia sportiva giudica autonomamente”
Il giudice, che è uno dei componenti della Corte d’Appello federale che ha condannato il club torinese ai 15 punti di penalizzazione, ha spiegato perché la giustizia sportiva può giudicare in totale autonomia. In pratica, le società sportive accettano di essere soggette ai regolamenti sportivi e ai suoi organi di giustizia, che sono indipendenti da quelli ordinari: “Bisogna prendere atto della natura negoziale delle norme che disciplinano la giustizia sportiva che è un effetto dell’accettazione dei regolamenti federali come atto spontaneo di adesione alla comunità sportiva. L’interessato accetta la soggezione agli organi interni di giustizia. Accanto a questo vi è il vincolo di giustizia, che fonda l’autonomia dell’ordinamento sportivo sia per la competenza del giudice che per garantire la rapidità delle controversie. Tale vincolo non è contrario alla Costituzione perché consente alle parti di scegliere altri soggetti come arbitri per le controversie. Bisogna distinguere la rilevanza interna da quella esterna, competenze giurisdizionali statali e interne sportive. L’autonomia sarebbe quindi fondata sul principio di sussidiarietà evocato dalla Costituzione. La sussidiarietà può abilitare i privati ad essere fonte del diritto”, spiega il giudice.
Inchiesta Juve, Torsello: “Tempestività e perentorietà elementi inscindibili”
Il giudice Mario Luigi Torsello ha poi espresso la volontà della giustizia sportiva di preferire la tempestività all’approfondimento che porta a determinare se il reato è stato commesso davvero: “Tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. Il fine principale del giudice sportivo è quello di affermare i principi di lealtà e trasparenza e quindi gli organi devono considerare meno stringenti le regole formali rispetto a quelli sostanziali che incarnano questi valori. Il codice di giustizia sportiva si adegua ai principi processuali generali, ma non come automatica trasposizione di questi istituti altrimenti perderebbe di peculiarità, come tempestività e speditezza coessenziali alla giustizia sportiva in quanto i processi devono essere veloci e immediati. Principio della perentorietà: il termine perentorio dell’azione disciplinare e della decisione. In tema Juventus il giudizio è concluso in 60 giorni e la pubblicazione della decisione in 10 giorni”.
Inchiesta Juve: le parole di Torsello fanno infuriare i tifosi
Le parole del giudice Torsello hanno indubbiamente fatto infuriare i tifosi. In particolare sulla necessità di tempestività e perentorietà invocata dal giurista, i supporters bianconeri sono convinti che sul caso delle plusvalenze sia stata fatta una giustizia sommaria.
C’è chi continua a parlare di complotto, chi si lamenta del fatto che la tempestività sia adottata solo nei confronti della Juventus e non altre di altre squadre (come il Napoli con l’inchiesta Osimhen, per cui è arrivata la proroga di sei mesi). Sono in particolare i social a fare da megafono alle proteste dei tifosi bianconeri: “Al Napoli gli daranno il tempo di vincere il terzo scudetto e poi faranno le indagini”. Sono “dichiarazioni di una gravità assoluta”. E ancora: “Quindi si condanna l’assassino senza vedere se prima qualcuno è morto?”. C’è chi aggiunge che per gli altri si attende la prescrizione (e qui è chiaro il riferimento all’Inter e a Calciopoli). Si va ancora più lontano, allo scandalo passaporti: “Quando la giustizia sportiva si è pilatescamente lavata le mani”.