Sono settimane, giorni, ore frenetiche in casa Juventus. La stagione e il futuro dei bianconeri si gioca su diversi campi. Quello in erba dove le cose non vanno benissimo specie dopo la penalizzazione di 15 punti e la sconfitta interna col Monza che ha fatto sprofondare la squadra di Allegri nei bassifondi della classifica. Ma c’è un match, anzi ce ne sono più di uno che si stanno giocando tra i tavoli, le scrivanie e le carte bollate dei tribunali, sportivi e non. Vediamo tutte le prossime tappe delle vicende processuali bianconere
- Juve, dopo le motivazioni è già tempo di ricorso: quando e i tempi
- Juve, dopo il Collegio di Garanzia ipotesi Tar Lazio
- Juve, manovra stipendi: l'altro filone d'inchiesta che fa tremare
- Juventus, processo civile: prima udienza 27 marzo
Juve, dopo le motivazioni è già tempo di ricorso: quando e i tempi
Ieri la corte d’Appello federale presieduta dal giudice Torsello ha emesso le motivazioni da cui, in base all’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva, è arrivata la pesante penalizzazione di 15 punti inflitta al club bianconero in classifica a fronte di 9 richiesti dal procuratore Chinè. Oltre tutte le squalifiche per gli oramai ex dirigenti: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini (unico rimasto ancora in società) e 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio.
La Juve ora ha trenta giorni per depositare il suo ricorso, peraltro già annunciato, al Collegio di garanzia dello Sport del Coni. Che valuterà se il ricorso è ammissibile, cioè se il processo si è svolto in maniera regolare, senza vizi di forma che è il punto su cui batteranno molto i legali della Juve. In attesa di capire quando la società bianconerà presenterà ufficialmente il ricorso, ci vorranno poi quasi due mesi per una sentenza definitiva che potrebbe confermare o depennare il -15.
Juve, dopo il Collegio di Garanzia ipotesi Tar Lazio
Non è detto che la questione finisca con il pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. La Juventus infatti, qualora venisse confermata la penalizzazione potrebbe portare la questione di fronte alla giustizia amministrativa, al Tar del Lazio e, in secondo grado, al Consiglio di Stato.
Juve, manovra stipendi: l’altro filone d’inchiesta che fa tremare
Ma c’è un altro vaso di Pandora che rischia di esplodere in casa Juventus. A far paura, sempre derivante dall’inchiesta Prisma, è la “manovra stipendi” a cui il club guidato allora da Andrea Agnelli fece ricorso nel periodo del lookdown durante la prima ondata covid. Stesure private con i giocatori per il pagamento delle retribuzioni. contestazione è infatti la mancata comunicazione per accordi che avrebbero essere dovuti scritti su carte federali e inviati alla Figc e che invece furono in tutto e per tutto privati.
Il prossimo passo del procuratore Giuseppe Chinè sarà quello di stabilire se procedere con il deferimento. A tal proposito. A tal proposito la Procura della Federcalcio ha chiesto nei giorni scorsi la proroga di 40 giorni per incamerare quante più informazioni e documentazioni possibili dalla Procura di Torino. La Juve su questo filone rischia un’altra penalizzazione.
Juventus, processo civile: prima udienza 27 marzo
Come se non bastassero le peripezie di fronte alla giustizia sportiva. Il prossimo 27 marzo è in programma l’udienza preliminare per l’inchiesta Prisma sui conti della Juventus nel quale sono imputati 12 ex dirigenti tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici. Nell’occasione il giudice Marco Picco stabilirà se il club e i 12 indagati andranno a processo (decreto di rinvio a giudizio) o meno (sentenza di non luogo a procedere).