E’ sempre più un incubo l’esperienza inglese di Maurizio Sarri. Il tecnico del Chelsea, da mesi criticato dai tifosi e dagli addetti ai lavori in Premier League per l’andamento dei Blues in campionato e per il gioco che non decolla, e in crisi di rapporto con alcuni componenti della rosa, lunedì sera è incappato in un deludente pareggio interno contro il Burnley.
L’amarezza dell’ex mister del Napoli è stata doppia: Sarri è stato espulso nel finale per essere uscito dall’area tecnica e non si è presentato in conferenza stampa dopo la partita. Il suo vice Gianfranco Zola ha spiegato i motivi del gesto: “Sarri è stato espulso, penso che sia stato anche offeso, quindi non ha ritenuto che parlare fosse la cosa giusta. Penso che gli sia stato detto qualcosa dalla loro panchina, vedremo cosa fare a riguardo. Penso che la vicenda avrà un seguito: Capiamo che l’adrenalina possa giocare brutti scherzi, ma era rattristito”.
Qualcuno dalla panchina ospite lo avrebbe apostrofato “italiano di m…a”, facendolo infuriare. Un’altra bufera, l’ennesima, che si aggiunge a quanto successo a febbraio in una gara di coppa, quando il suo portiere Kepa si rifiutò di uscire dal campo.
Il pareggio complica il cammino del Chelsea, che rischia di fallire l’obiettivo Premier: i londinesi sono attualmente quarti con un punto di vantaggio sull’Arsneal e tre sul Manchester United, che hanno però una partita in meno.
E poi c’è il caso Higuain: il Pipita, arrivato a gennaio su pressione dell’allenatore toscano, stenta a ritrovarsi e nonostante il gol è stato sostituito da Sarri. Dopo il cambio al 77′ non ha nascosto il suo malessere, gettando con rabbia a terra una bottiglietta.
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