Pioggia di critiche su Lorenzo Insigne dopo la messa in onda dello scherzo, organizzato da Le Iene con la complicità della moglie Jenny Darone, in cui l’attaccante del Napoli è stato messo di fronte alla decisione della giovane consorte di sottoporsi a un provino per un film dal titolo “Madame Bovary”. Tra telefonate in piena notte del regista, mazzi di fiori, messaggini zeppi di complimenti e foto del bell’attore con cui la moglie avrebbe dovuto provare una appassionata scena con bacio, il neo capitano del Napoli ha ben presto sbroccato. Prima ha cercato di impedire a Jenny di partecipare al provino, poi ha fatto irruzione sul set per portarla via di forza. Una gelosia ossessiva, che non è piaciuta a gran parte del popolo del web e a qualche giornalista.
La campagna – Il Fatto Quotidiano, ad esempio, ha dedicato ben due articoli alla vicenda a distanza di poche ore. Nel primo sono stati stigmatizzati soprattutto i frequenti buffetti del calciatore alla compagna: “Una vergogna”. Nel secondo sono finiti tutti e due nel calderone, come testimoniato dal titolo: “Una coppia da Medioevo”. Oltre alla eccessiva possessività di Insigne, sotto accusa è stata posta la stessa Jenny, giudicata troppo alla mercé delle bizze del marito. Del fatto che stesse recitando una parte, che sapesse di essere ripresa dalle telecamere e dunque di non essere libera di reagire come magari avrebbe voluto proprio per reggere il gioco, gli articolisti non hanno tenuto conto.
Le reazioni – Sui social in molti si sono scagliati contro l’attaccante del Napoli e della nazionale azzurra. “Uno così non è un uomo”, il commento di un fan della trasmissione tv Le Iene, finita a sua volta nel calderone delle critiche per la scelta di mandare in onda lo scherzo “nonostante la consapevolezza che potesse veicolare un messaggio negativo”, come sottolineato da un altro fan indignato. “Siamo davvero in pieno Medioevo”, il commento di un’altra utente. Ma ci sono anche molti che hanno difeso Insigne: “Reazione del tutto normale: rientra e vede i fiori, i messaggi, le telefonate in piena notte con uno sconosciuto. Che doveva fare? Poi, le chiamate sberle?”. Solidarietà al calciatore anche dagli ‘avversari’ storici: “Sono juventino ma sto dalla parte di Insigne. Tutti finti moralisti, volevo vedere se fosse capitato a voi”. Insomma, grande attaccamento o gelosia morbosa? Troppa possessività o semplice passione? Il dibattito resta aperto.