Dall’addio di Steven Zhang all’incontro tra Simone Inzaghi e Oaktree, fino alle feroci proteste social dei tifosi rivali, a caccia di penalizzazioni per un’Inter che vive attualmente una situazione paradossale. La gioia per la vittoria del 20° Scudetto si contrappone alle incognite che investono la nuova proprietà nerazzurra, con un occhio al caso Lionrock, fondo di Hong Kong che fino ad otto giorni fa deteneva il 31,05% delle azioni del club nerazzurro.
- Cos'è Lionrock, l'azionista dell'Inter finito sotto attacco
- Il mistero Lionrock e il giallo Cayman nell'accordo con Zhang
- Cosa rischia l'Inter e perché
Cos’è Lionrock, l’azionista dell’Inter finito sotto attacco
Inter sotto attacco. Sui social e non solo si continua a sostenere la presunta violazione dell’articolo 20 bis delle norme FIGC sulle acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie. Al centro della querelle c’è il mistero Lionrock, azionista dell’Inter fino a otto giorni fa, che deteneva il 31,05% delle quote, tramite International Sport Capital Spa, stando all’ultima semestrale pubblicata dall’Inter lo scorso 29 febbraio. Si parla al passato, ma il fondatore di Lionrock, Daniel Kar Keung Tseung, è ancora all’interno del cda nerazzurro, che sarà rinnovato martedì 4 giugno. Lo stesso Tseung, però, dovrà farsi da parte, pur avendo manifestato sul suo profilo Linkedin l’attaccamento alla causa Inter, condividendo foto di Lautaro e della seconda stella vinta dalla formazione di Simone Inzaghi.
Con l’avvento di Oaktree, che martedì 21 maggio ha acquisito il 99,6% delle azioni dell’Inter e ha di fatto sancito la fine dell’era Zhang, è stato automaticamente escusso anche il pegno a garanzia del finanziamento di 275 milioni, concesso nel 2021 all’ormai ex numero uno dei nerazzurri. All’interno della quota di pegno, come riportano gli atti, è inserito anche Lionrock e il suo 31,05%.
Il mistero Lionrock e il giallo Cayman nell’accordo con Zhang
Il mistero, però, si infittisce. Il 22 maggio, 24 ore dopo l’ingresso ufficiale di Oaktree come socio di maggioranza dell’Inter, Lionrock comunica di non avere “interessi economici nel club dal tempo del finanziamento di Oaktree”, datato 2021. E, inoltre, che il passaggio allo stesso Oaktree non aveva “nessun effetto economico negativo”. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: com’è possibile non avere interessi economici se si è ancora soci al 31,05% di una società, con il fondatore del fondo ancora all’interno del cda della stessa?
Peraltro, il 23 maggio, l’Inter ha comunicato di essere stata informata solo il giorno prima del fatto che Great Horizon, riferimento lussemburghese tramite cui Zhang gestiva il suo 68,55%, “ha acquisito il controllo e la proprietà di Lionrock Zuqiu Limited“, società delle isole Cayman che detiene il 31,05% delle azioni dell’Inter attraverso la sopracitata Sport Capital Spa. Così, Lionrock è confluito in Oaktree insieme alla “fetta” di Zhang.
Non sono ancora chiari i tempi e le modalità di questa acquisizione. Nel 2021, come sottolineato da Repubblica, gli investitori di Lionrock erano stati evidentemente rassicurati sul fatto che non avrebbero perso soldi in caso di default. A rimborsarli, a questo punto, potrebbe essere stato lo stesso Zhang, ma mancano trasparenza e comunicazioni ufficiali anche in questa direzione. Lionrock, intanto, non ha rilasciato nessuna ulteriore informazione alla stampa, al pari di Suning.
Cosa rischia l’Inter e perché
Tifosi dell’Inter moderatamente preoccupati, tra presente e futuro. Cosa rischia il club? Dalle incognite che accompagnano la proprietà Oaktree e le manovre che hanno caratterizzato il recente passato, con il timore che Zhang possa aver scavalcato passaggi richiesti, formalmente e non, dalla Federcalcio, quando si parla di accordi economici e passaggi di quote.
“La possibile irregolarità – si legge sul profilo dell’avvocato Felice Raimondo, la cui opinione è stata rilanciata anche su Repubblica – ci sarebbe nel caso in cui la FIGC non fosse stata avvisata per tempo del cambiamento del controllo della società delle isole Cayman di Lionrock“. Tutto da verificare nelle sedi opportune. Possibile che la FIGC si muova nelle prossime ore, accendendo i riflettori sulla vicenda. Del resto, anche il settimanale Panorama aveva ricostruito i movimenti dei veicoli delle Cayman, gestiti da Lionrock, e di come questi rischiassero lo scioglimento per il mancato rispetto delle norme locali in tema di comunicazioni obbligatorie. A tal proposito, è rimasta isolata la dichiarazione di Tom Pitts, portavoce e rappresentante di Lionrock in Europa: “La documentazione alle Cayman sarà completata per la fine del mese”. Da lì, il buio.