Realista e obiettivo. È così che è apparso Javier Zanetti durante la manifestazione “Campioni sotto le Stelle” organizzata dal Comune di Biella, evento in occasione del quale il dirigente argentino ha parlato con molta onestà delle prospettive interiste per la stagione ormai alle porte.
A tal proposito, senza illudere i tifosi nerazzurri, il vicepresidente nerazzurro è stato piuttosto chiaro annunciando come le ambizioni di squadra e ambiente andranno chiaramente ridimensionate rispetto alle ultime stagioni.
“Io non posso mentire ai tifosi dell’Inter. Forse altri sì, ma io no: sarà una stagione difficile e complicata” ha affermato serio Zanetti.
“Questo va detto per essere corretti nei confronti di tutti, ma va detto anche che saremo competitivi: Inzaghi sta lavorando bene. Io non parlo molto, e il mio silenzio credo dica tanto: serve a proteggere l’Inter, a concentrarci sulle questioni di campo. Ma una cosa ai tifosi la dico: noi, ancora una volta, per la maglia nerazzurra daremo tutto”.
Zanetti poi si è focalizzato sull’avvicendamento in attacco tra due punte con qualità diverse come Lukaku e Dzeko e sull’apporto dato da un tecnico vincente come Conte.
“Mi è dispiaciuto per l’addio di Lukaku, ci ha dato tanto. Lui e Dzeko sono diversi, però sicuramente Edin è un acquisto importante. Quando Conte è diventato il nostro allenatore non avevo alcun pregiudizio, l’ho visto lavorare e ho capito immediatamente che il suo unico obiettivo è il bene della squadra che allena. Ha tantissimi meriti nella vittoria dello scudetto, è stato decisivo” ha ammesso Zanetti prima di dedicare un pensiero ad un altro grande ex nerazzurro che quest’anno (seppur a distanza) tornerà ad incrociare: Josè Mourinho.
“Siamo ancora nella stessa chat del Triplete, diciamo che Josè è uno dei più attivi: scrive praticamente ogni giorno” ha rivelato il vicepresidente nerazzurro.
“La chiave del nostro successo con lui? È uno con idee chiarissime. Nel 2009 abbiamo perso contro il Manchester United e siamo usciti dalla Champions League, nello spogliatoio eravamo tutti tristi e arrabbiati. Josè ha voluto parlare subito con Moratti, proprio lì, davanti a tutti: Presidente, se compriamo quattro o cinque giocatori, nella prossima stagione vinciamo la Coppa. Noi ci guardavamo anche un po’ imbarazzati, ovviamente aveva ragione lui” ha concluso con un pizzico di emozione Zanetti.