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Inter-Milan, derby scudetto: gli uomini-chiave, i numeri delle due squadre

A San Siro alle 18 l'Inter può provare a scappare via, il Milan ha due risultati su tre per tenere aperta la corsa al titolo: Hakan Calhanoglu a caccia di un record.

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Il campionato di Serie A riprende la sua marcia dopo l’inedita sosta di fine gennaio e lo farà senza fermarsi più fino al 27 marzo, quando ci si fermerà per fare spazio alla disputa dei playoff di qualificazione a Qatar 2022 che vedranno in campo anche l’Italia di Roberto Mancini, chiamata a giocarsi il pass per il torneo iridato di fine autunno contro Macedonia del Nord ed eventualmente una tra Turchia e Portogallo.

Ma per tornare a trepidare per le sorti azzurre ci sarà tempo, ora torna più che mai d’attualità le vicende dei club con alle porte la ripresa delle coppe europee e una lunga serie di giornate di Serie A che possono orientare l’andamento della stagione nella parte alta della classifica come delle retrovie.

Derby di Milano, a San Siro c’è in palio un pezzo di scudetto

In particolare, come spesso successo nella storia recente del campionato, la prima parte di febbraio coincide con uno scontro diretto che può valere un pezzo di scudetto. Da uno Juve-Napoli deciso da un gol di Simone Zaza che nel febbraio 2016 diede una spallata ai sogni di gloria della squadra allora allenata da Maurizio Sarri, al derby di Milano dello scorso anno che fece scappare via l’Inter di Antonio Conte, poco meno di 365 giorni più tardi è ancora la sfida della Madonnina a poter emettere un verdetto quasi definitivo nella corsa al Tricolore.

Da una parte l’Inter capolista reduce da 11 vittorie nelle ultime 13 partite, dall’altra il Milan secondo a -4 e con una partita in più e che nello stesso intervallo di tempo ha vinto solo cinque gare perdendone quattro.

Alla vigilia del derby d’andata, disputato solo tre mesi fa, i rossoneri guidavano la classifica con quattro punti sui cugini, ma quell’1-1 siglato dal rigore del contestatissimo ex Hakan Calhanoglu dopo il gol di Fikayo Tomori ha messo le ali ai campioni d’Italia, che dopo essere rimasti a contatti con la squadra di Pioli hanno avviato una rapidissima rimonta con 11 punti recuperati rispetto a Ibrahimovic e compagni.

Inter, il rendimento casalingo è da record

Il derby può orientare la seconda parte del girone di ritorno, ridando fiato alle speranze di inseguimento del Milan o al contrario facendo scappare via l’Inter. Anche un pareggio potrebbe tenere in corsa i rossoneri, che a differenza dell’Inter non avranno impegni europei dopo l’eliminazione dalla Champions League e il mancato “paracadute” in Europa League. 

È dal 2016-2017, quando alla guida dell’Inter c’era proprio Stefano Pioli, che Inter e Milan non pareggiano entrambe le partite di campionato, ma i numeri dei precedenti più recenti stanno dalla parte dei nerazzurri, sconfitti solo una volta nelle ultime 11 sfide di Serie A contro il Milan, il 2-1 dell’ottobre 2020 con la doppietta nei primi 16 minuti di Zlatan Ibrahimovic: sei successi nerazzurri e quattro pareggi completano il parziale, con il Milan capace di tenere la porta inviolata solo in un’occasione.

E proprio quel derby dell’ottobre 2020 rappresenta inoltre una delle appena quattro sconfitte subite dall’Inter nelle ultime 60 partite di Serie A, con 44 vittorie e 12 pareggi nonché l’ultima sconfitta casalinga dell’Inter in campionato: la striscia aperta di 28 gare utili consecutive è la più lunga di sempre per l’Inter, peggio solo delle 46 gare tra aprile 2008 e novembre 2010, serie interrotta proprio da un ko contro il Milan (0-1 firmato Ibrahimovic nel novembre 2010).

Inter-Milan, la sfida tra i super attacchi e il fattore Calhanoglu

Nonostante l’assenza in casa rossonera proprio di Zlatan Ibrahimovic e le fatiche transoceaniche del 50% dell’attacco dell’Inter, con Lautaro Martinez e Alexis Sanchez reduci dalle fatiche con le rispettive nazionali, è facile aspettarsi una partita intensa e ricca di reti.

Del resto saranno di fronte i due migliori attacchi del campionato: 53 gol realizzati dall’Inter, 47 dal Milan. In particolare quella rossonera (otto) e nerazzurra (sette) sono le due formazioni che hanno realizzato più reti dopo sequenze su azioni di almeno 10 passaggi, un dato che evidenzia la qualità del gioco delle due squadre.

Insomma, si prevede una partita di buoni contenuti tecnici: il Milan è reduce dallo 0-0 contro la Juventus e non conclude due partite consecutive in campionato senza segnare dal febbraio 2021, mentre l’ultima volta in cui i rossoneri hanno pareggiato due partite consecutive senza gol risale addirittura al dicembre 2020.

Quanto ai possibili uomini-chiave, detto delle rispettive caratteristiche e qualità a centrocampo e tra I pali, attenzione allo stato di forma di Rafael Leao, che sosterrà il peso dell’attacco del Milan insieme a Olivier Giroud, e ai numeri di Edin Dzeko contro il Milan.

Il bosniaco ha preso parte a sei gol in carriera in A contro i rossoneri, tutti con la maglia della Roma (cinque centri, un assist), mentre Calhanoglu va a caccia di un gol che farebbe del Milan la terza squadra differente contro cui il turco trova il gol in entrambe le prime due sfide giocate nel massimo campionato italiano (dopo Chievo e Fiorentina).
 

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