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Inter, muore a 84 anni Jair, la freccia nera: restano solo quattro superstiti della Grande squadra di Herrera

Se ne va un altro pezzo di storia della Grande Inter. L'arma neanche tanto segreta di Helenio Herrera, mondo del calcio in lutto

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’Inter prova a dare l’assalto a scudetto e Champions League come nelle migliori versioni del suo passato. Una delle formazioni nerazzurre più forti e vincenti nella storia è stata quella di Helenio Herrera. Tra i giocatori di spicco di quella squadra c’era anche l’ala brasiliana Jair, venuto a mancare proprio ieri all’età di 84 anni. Una triste notizia per tutti gli appassionati di calcio.

Un pezzo di storia dell’Inter

Jair da Costa è scomparso ieri, all’età di 84 anni, nella città di Osasco, alle porte di San Paolo in Brasile. La notizia della sua morte è stata confermata dalla Confederazione Brasiliana di Calcio e ha suscitato grande commozione sia in Brasile che in Italia, dove Jair è ricordato come una delle grandi leggende dell’Inter.

La società nerazzurra lo ha omaggiato attraverso il proprio sito definendolo fenomenale e sottolineando il suo ruolo fondamentale nella conquista di quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali durante gli anni ’60.

La chiave del gioco di Herrera

Altri tempi, altro calcio. All’epoca la formazione dell’Inter era facilmente memorizzabile, quasi una filastrocca per bambini. Non c’era il forsennato turnover che è tema attualità né così tanti discorsi sulla tattica e sui moduli di gioco. Helenio Herrera, definito il Mago, era un maestro del catenaccio e aveva in Jair una delle armi più affilate per colpire in contropiede. Il brasiliano era veloce, tecnico e letale negli uno contro uno.

Il Brasile, l’Inter e la Roma

Eppure, nonostante il talento evidente, Jair non ebbe particolarmente fortuna con la Nazionale brasiliana. Certo, ha vinto un Mondiale ma non da protagonista. La concorrenza di Garrincha era impossibile da vincere. Ha comunque trovato gloria con l’Inter che in realtà non è stata la sua unica avventura italiana. Il talento verdeoro giocò infatti pure con la Roma: una sola stagione prima del ritorno in nerazzurro per dare il via ad un altro ciclo vincente.

Non riuscirà a vedere, dunque, Simone Inzaghi cercare di emulare Helenio Herrera. Ma Jair nella vita di soddisfazioni se ne è prese tante, anche quella di giocare accanto a Pelé. Avvenne proprio dopo la sua seconda e ultima esperienza in nerazzurro, quando tornato in patria firmò per il Santos. Se ne va un pezzo di storia del calcio, rimarrà nel cuore dei tifosi dell’Inter così come in quelli di tutti gli appassionati che lo hanno visto giocare. E di quella grande Inter di Herrera sono rimasti in vita solo in tre ora: Mazzola, Domenghini, Bedin e Guarneri.

Inter, muore a 84 anni Jair, la freccia nera: restano solo quattro superstiti della Grande squadra di Herrera Fonte: Getty

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