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Addio Suarez, restano solo Mazzola e pochi altri della grande Inter

Se ne va un'altra leggenda dello squadrone degli anni 60 allenato da Herrera, in pochi ancora in vita

09-07-2023 15:49

Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Che il giornalismo sarebbe stato la mia vita l’ho capito in terza elementare, quando presi molto seriamente la realizzazione del giornalino di classe. Il sogno ha superato ogni immaginazione quando sono entrato negli stadi che vedevo in tv per intervistare idoli e futuri campioni. Il calcio è perfetta metafora di vita. Raccontarlo, dopo averlo reso il mio lavoro, è un privilegio.

Basterebbero poche e semplici parole per far capire la grandezza di Luisito Suarez, scomparso all’età di 88 anni. Le parole potrebbero essere: “I grandi uomini si misurano da ciò che danno e non da ciò che ricevono”. Luisito Suarez non c’è più. La notizia della sua morte è arrivata nella mattinata di oggi, domenica 9 luglio 2023, e ha scosso tutto il mondo del calcio.

Tra gli anni ’60 e ’70, con le sue giocate, la sua intelligenza e la sua qualità, Luisito Suarez ha contribuito a far diventare “Grande” l’Inter di Helenio Herrera. Proprio i nerazzurri sono stati i primi a dedicargli un pensiero sui social sottolineando, qualora ce ne fosse stato bisogno, la sua grandezza: non solo in campo.

Un’altra stella della “Grande Inter” è volata in cielo

Suarez era il regista di quella “Grande Inter”. Un’altra stella volata in cielo. Un’altra icona che rimarrà indelebile nel cuore e nella mente dei tifosi interisti e degli appassionati di calcio. Dopo Corso e Facchetti, si piange un altro mito così come lo erano Peirò e Sarti. Alcuni dei titolari di quella formazione guidata in panchina da Helenio Herrera, anche lui scomparso nell’ormai lontano 1997, e capace di vincere scudetto, Coppa Campioni e Intercontinentale.

Picchi il primo della Grande Inter a lasciare un vuoto

Il primo ad andarsene era stato il capitano, Armando Picchi, deceduto il 27 maggio 1971, a soli 36 anni per una terribile malattia. Nel 2006 un tumore si era portato via  all’epoca presidente dell’Inter e amatissimo dai tifosi nerazzurri. Nel 2017 si è spento il portiere Giuliano Sarti, il 20 giugno 2020, se ne è andato Mariolino Corso, il “piede sinistro di Dio”. Nel maggio del 2012 l’addio a Tarcisio Burgnich.

Mazzola e Domenghini tra i pochi superstiti della Grande Inter

Tenere vivo il ricordo di quell’Inter spetta a chi come Massimo Moratti è cresciuta amandola sulle gambe di papà Massimo, a Sandro Mazzola, centrocampista cresciuto ammirando e imparando proprio da Suarez i segreti del ruolo, ma non solo all’ex capitano nerazzurro. Domenghini e il brasiliano Jair, i due attaccanti che più di tutti hanno goduto delle giocate e delle verticalizzazioni dell’architetto in mezzo al campo, oggi lo piangono e sono il punto di riferimento per narrare ancora e ancora le gesta di quella squadra. In vita ci sono anche Guarneri e Bedin.

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