Quando dalla California ha letto le dichiarazioni di Beppe Marotta sul rigorino di Inter-Napoli, Aurelio De Laurentiis ha dovuto darsi un pizzicotto. “Rigore ineccepibile”, l’aveva etichettato il presidente nerazzurro, a proposito del contatto – leggero, quasi impercettibile – tra Anguissa e Dumfries che aveva indotto l’arbitro Mariani ad accordare la massima punizione. Il palo di Calhanoglu non ha spento le polemiche, legate soprattutto al mancato intervento del Var che non ha corretto il direttore di gara.
- De Laurentiis, la durissima replica a Marotta
- Conte e De Laurentiis in piena sintonia sul Var
- Il presidente del Napoli: "Arbitri, basta condizionamenti"
De Laurentiis, la durissima replica a Marotta
Attraverso un comunicato, il numero uno del Napoli ha definito “fuori luogo” le dichiarazioni di Marotta. “Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto: il Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali. Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no. Se c’è un errore arbitrale gli addetti al Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti”.
Conte e De Laurentiis in piena sintonia sul Var
De Laurentiis ne ha approfittato per ribadire, una volta di più, di essere in piena sintonia col suo allenatore: “Gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var. Per quale motivo non dovrebbero ricevere indicazioni da chi può vedere cosa succede in campo con l’ausilio della tecnologia? Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni! È necessario fare in modo – ha aggiunto il patron del Napoli – che non si alimentino sospetti e dubbi, e il rispetto, come sottolineato da Rocchi, dev’essere reciproco per evitare, come ha detto lui, che si incendi il campionato”.
Il presidente del Napoli: “Arbitri, basta condizionamenti”
Infine il numero uno azzurro ha sottolineato come “l’arbitro dovrebbe essere scevro da qualunque condizionamento psicologico, che invece spesso c’è tra arbitri di campo e arbitri del Var”. Serve insomma un nuovo regolamento Var “per evitare decisioni disomogenee, che ripeto, non farebbero altro che alimentare la teoria del dubbio. È noto, oltretutto, che spesso gli arbitri in campo non sono favorevoli all’intervento degli arbitri del Var, perchè le correzioni delle loro decisioni gli tolgono autonomia e credibilità. Tuttavia, di fronte a episodi eclatanti e a errori palesi, il Var deve intervenire, almeno richiamando l’arbitro alla visione di quanto è accaduto al monitor. Questo per il bene del calcio”.