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Inter-Samp, Marelli fa chiarezza sui casi arbitrali contestati

La prova di Mariani a San Siro ai raggi X

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Inter-Samp, Marelli fa chiarezza sui casi arbitrali contestati Fonte: Ansa

Se c’è una cosa di cui nessuno sente la mancanza dopo le prime partite dalla ripresa del calcio sono le polemiche arbitrali. Finora, dopo 4 gare, tutto è filato abbastanza liscio anche se qualche caso dubbio, come è ovvio, non è mancato. Nel suo blog l’ex arbitro Luca Marelli si sofferma sulla direzione di Mariani in Inter-Sampdoria e promuove il suo operato specificando che c’è stata solo qualche titubanza solo nella parte iniziale, con un paio di sbavature nei primi venti minuti. Il risultato finale non è stato condizionato da errori.

Marelli evidenzia gli errori di Mariani

Il primo caso al 17′: De Vrij entra in contatto con La Gumina nel cerchio di centrocampo, Mariani fischia solo la punizione a favore della Sampdoria: Manca, però, per Marelli un cartellino giallo chiaro per il difensore dell’Inter, si poteva anche scegliere la motivazione per l’ammonizione. Passa un solo minuto e si concretizza la seconda sbavatura di Mariani. Sul limite sinistro dell’area di rigore contatto tra Candreva e Jankto: Mariani assegna il calcio di rinvio all’Inter ma è un errore.

Scrive Marelli: “Candreva, nel tentativo di contendere il pallone, colpisce con il tallone il piede dell’avversario. Non si tratta di possibile calcio di rigore (contatto chiaramente fuori area), motivo per cui il VAR non aveva alcuna possibilità di intervenire. Non si tratta di gioco pericoloso (e, pertanto, di calcio di punizione indiretto): dato che un contatto c’è stato, la decisione corretta sarebbe stata una punizione diretta.

Le proteste della Samp e il brutto gesto di Gagliardini

All’86esimo minuto proteste della Sampdoria per un contatto in area di rigore tra De Vrij ed Askildsen ma per Marelli non c’è nulla: De Vrij prende posizione in mezzo all’area, Askildsen cade a terra con eccessiva facilità. Un contatto c’è stato perciò non ha nemmeno senso ipotizzare un’ammonizione per simulazione. All’89’ Gagliardini riceve un pallone dalla fascia destra, lo controlla e cade a terra nei pressi di Colley. “Ancora una volta perfette postura e posizione di Mariani: Gagliardini ha chiaramente cercato di ingannare l’arbitro. Ci sarebbe da capire per quale motivo alcuni calciatori cerchino ancora questi comportamenti: o sul campo o con l’ausilio del VAR Gagliardini non avrebbe mai guadagnato un calcio di rigore e non sarebbe sfuggito alla sanzione disciplinare.

Per Marelli non c’era il rosso su Vieira

Ultimo episodio al minuto 92. Interessante perché ci consente di cogliere la fondamentale differenza con la fattispecie che ha portato all’espulsione di Borini in Verona-Cagliari di sabato sera. Sulla fascia destra di attacco Barella subisce un chiaro fallo da parte di Vieira: Rispetto a quanto accaduto sabato sera a Verona il punto in comune è che Vieira ha calciato il pallone per poi colpire Barella. I punti differenti, invece, sono due:
– punto di impatto molto più basso (il piede di Vieira tocca il terreno di gioco);
– mancanza di velocità (entrambi i calciatori non erano in corsa), ciò che rende il contatto molto meno pericoloso. Giusto intervenire disciplinarmente (imprudenza chiara), bene anche il VAR ad interpretare nel modo migliore quanto accaduto.

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