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Inter, Thuram rivela i suoi segreti: 14 ore di sonno e il retroscena su Lautaro

Il francese ha conquistato l'Inter a suon di gol e assist: l'attaccante si racconta a 360 gradi e svela chi lo ha aiutato a diventare un grande bomber

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Marcus Thuram a 360 gradi. L’attaccante dell’Inter, che ha fatto subito dimenticare Lukaku e Dzeko a suon di gol e assist, si racconta in un’intervista al Corriere della Sera. Dal rapporto col papà Lilian a quello con Lautaro Martinez, con cui forma una coppia da urlo. E, ancora, le sue abitudini, le sue ambizioni, quello scudetto che sembra ad un passo e la Champions che è alle porte.

Inter, Marcus Thuram: i segreti che si celano dietro al suo exploit

Il 26enne francese nato a Parma e vicecampione del mondo con la Francia svela la ricetta che lo ha portato a diventare subito un idolo della Milano nerazzurro. Due le armi segrete di Tikus, come lo chiamano tutti: riposo e sorriso. “Già, dormo tanto, anche 14 ore al giorno. Anche se dopo le partite faccio più fatica, specialmente quando vinciamo” dice al Corriere della Sera. E poi quel buonumore che lo accompagna da sempre. “Sono così da quando ero piccolo: felice della vita, di tutto. E lo sono ancora di più quando entro in campo e faccio ciò che più amo”. Thuram, però, ricorda che “da piccolo non a tutti piaceva questa mia allegria”.

A casa Thuram il calcio è un affare di famiglia: il papà e il fratello

Lilian Thuram è stato uno dei difensori più forti di sempre. “Crescere con mio padre è stato bellissimo, ma non è stato un vantaggio” afferma Marcus. L’ex centrale di Parma e Juve è risultato determinante nel cambio di ruolo del figlio. “Da piccolo mi dicevano che sarei stato un numero 9, ma io preferivo stare sull’ala, dribblare e prendere la palla. All’inizio della scorsa stagione, poi, ho avuto una discussione con mio padre: ci siamo detti le cose e ho scelto di giocare centravanti”. Del fratello Kephren, che gioca nel Nizza, dice che “è più forte di me. Potrebbe far bene in Italia come in Inghilterra, perché il calcio italiano non è meno forte”.

Thuram, il sorriso e il retroscena su Lautaro Martinez

Con capitan Lautaro l’intesa è perfetta. Lo raccontano i numeri, che non mentono mai: insieme formano una coppia gol che può far sognare l’Inter non solo in Italia, ma anche in Europa. Così diversi, eppure così simili. Thuram ha il sorriso stampato sul volto, il Toro è un guerriero che poche volte si lascia andare. E quando gli viene chiesto se magari dovrebbe essere “più cattivo” come il compagno di squadra, Tikus risponde così: “No. Forse è Lautaro che dovrebbe sorridere un po’ di più!” (ride, ndr).

Inter, torna la Champions: ora la doppia sfida con l’Atletico Madrid

L’Inter affronterà l’Atletico Madrid dell’ex Simeone nel doppio confronto valevole per gli ottavi di finale di Champions League. Thuram ci crede: “Sarà durissima, contro un avversario forte: una bella sfida”. Ma il figlio ha le idee chiare: “Voglio vincere tutto quello che c’è da vincere e aiutare la squadra”. Sulla lotta scudetto dopo le vittorie contro Juve e Roma: “Tutte le partite sono importanti per il tricolore e ce ne sono ancora tante da disputare. Noi proviamo sempre a prendere i tre punti, poi vedremo alla fine”.

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