Il centrocampo è il reparto nel quale la nuova Inter di Simone Inzaghi sta incontrando qualche difficoltà di troppo in questo avvio di stagione.
L’attacco, infatti, non sta dando problemi, visti i 23 gol già realizzati nelle prime sette giornate e l’ottimo inserimento vissuto da Edin Dzeko e considerando anche l’elevato numero di occasioni da rete create dalla squadra anche nelle prime due partite del girone di Champions League, pur chiuse senza gol all’attivo.
Quanto alla difesa, al netto di qualche svarione di troppo di Samir Handanovic, che hanno spinto la società ad affrettare i tempi nell’individuazione dell’erede del portiere sloveno, il rendimento del trio di titolarissimi formato da Stefan De Vrij, Milan Skriniar e Alessandro Bastoni è più che soddisfacente.
Discorso differente invece per le fasce laterali e per il cuore della mediana, dove le prestazioni di Hakan Calhanoglu sono state finora altalenanti.
Il turco non è ancora riuscito a imporsi come erede di Christian Eriksen, il cui apporto era stato fondamentale nella stagione culminata con la conquista dello scudetto con Antonio Conte in panchina, così l’unica nota lieta del centrocampo viene dal rendimento di Nicolò Barella, sempre più determinante e sempre più leader della squadra.
Anche Marcelo Brozovic ha vissuto un inizio di stagione con luci ed ombre, per quanto Simone Inzaghi non abbia mai messo in discussione la centralità del croato nel gioco dell’Inter.
Eppure proprio il futuro di Brozovic tiene in apprensione la società e i tifosi nerazzurri. Messo in cassaforte il rinnovo di Lautaro Martinez, che deve solo essere ufficializzato, e con lo stesso Barella identificato come capitano del futuro, il tema del rinnovo del contratto di Brozovic, in scadenza nel prossimo giugno, è il più scottante sul tavolo dei dirigenti dell’Inter addetti al mercato, il ds Piero Ausilio e l’amministratore delegato Beppe Marotta.
La discussione per il prolungamento non è ancora entrata nel vivo, ma la distanza tra le parti è sensibile: Brozovic, all’Inter dal 2015, percepisce attualmente 4,2 milioni netti e punta ad arrivare a 6 o quantomeno a una cifra non inferiore rispetto ai 5 guadagnati da Calhanoglu. ‘Brozo’ è ormai diventato un punto fermo anche del centrocampo della Croazia, imponendosi nel ruolo di regista. Una posizione per la quale è diventato appetitbile anche dai top club europei, tra i quali Manchester United e Paris Saint-Germain.
I francesi, in particolare, secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, sono in agguato, pronti ad approfittare dell’eventuale mancato rinnovo e ad offrire al giocatore un ingaggio assai più alto rispetto a quello percepito attualmente a Milano.