Dopo il passaggio da Suning a Oaktree, Steven Zhang rompe il silenzio e diffonde sui social la sua lunga lettera d’addio all’Inter. Sebbene sia ancora presidente ad interim fino alla nomina del nuovo CdA, Zhang si rivolge ai tifosi, giocatori e tecnico: “Cari interisti, gli addii non sono mai facili, soprattutto quando devi salutare qualcuno che ami. Nella vita, tutto ha un inizio e una fine. Ho sempre saputo che un giorno avrei dovuto dirvi addio. La semplice verità è che non ero pronto e probabilmente non lo sarei mai stato.” Tutti i motivi dell’addio del presidente uscente, i retroscena sugli ultimi giorni all’Inter e la richiesta a Oaktree.
- Zhang racconta le prime emozioni a San Siro
- Successi e trasformazioni: il ritorno dell'Inter ai vertici con Zhang
- Sentimenti e gratitudine: Zhang ringrazia per l'amore ricevuto
- Il messaggio di Zhang ad Oaktree per il futuro dell'Inter
Zhang racconta le prime emozioni a San Siro
Steven Zhang ripercorre i suoi momenti iniziali della storia all’Inter: “Otto anni fa, quando da ragazzo di 24 anni sono entrato per la prima volta a San Siro per assistere a una partita di calcio, non avevo assolutamente idea di cosa mi aspettasse. Le incredibili emozioni provate quel giorno hanno poi guidato le mie decisioni in tutti questi anni. Questo mondo nerazzurro, unico nel suo genere, mi ha accettato immediatamente, riempiendomi di passione, gioia e tanto amore. Da allora sono cresciuto molto a livello personale, e porterò tutto questo per sempre nel mio cuore.”
Successi e trasformazioni: il ritorno dell’Inter ai vertici con Zhang
Zhang fa il punto dei suoi 8 anni in nerazzurro alla presidenza del club: “All’inizio della mia presidenza ho promesso di riportare l’Inter ai vertici, dove era sempre stata. In questi otto anni abbiamo conquistato sette trofei, due finali europee e abbiamo vinto due volte il campionato di Serie A. La leggendaria Seconda Stella è una testimonianza del nostro successo. Dopo importanti investimenti e innumerevoli ore di lavoro, l’Inter si è trasformata in un club moderno, innovativo e vincente, al livello più alto del calcio europeo.”
Sentimenti e gratitudine: Zhang ringrazia per l’amore ricevuto
Il presidente dell’Inter ci tiene a ringraziare calorosamente l’ambiente nerazzurro: “Negli ultimi tre giorni ho ricevuto tantissimi messaggi, chiamate e post da parte di tutti voi. Devo ammettere che questo mi ha fatto sentire amato, ma ha anche reso questo addio ancora più difficile. Grazie all’Inter, ho trovato persone che oggi sono come una famiglia per me, di cui farò tesoro per il resto della mia vita.”
Zhang ha poi aggiunto: “Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti i miei dirigenti, Ale e Beppe, Javier, Piero, Dario, Luca, Matteo, Angelo, Andrea, Lionel, Mark... che mi hanno sopportato, sostenuto, protetto e che mi hanno insegnato a fare il presidente. Voglio anche ringraziare tutto il nostro staff, che da Viale della Liberazione, Appiano, Interello e San Siro ha lavorato diligentemente per far crescere il Club e realizzare gli incredibili successi della nostra amata Inter.”
E infine non mancano parole per i giocatori e il tecnico: “Un ringraziamento speciale va ai nostri ex giocatori e agli attuali Campioni a due stelle. Molti di voi mi hanno trattato come un amico, includendomi nel vostro gruppo come se fossi uno di voi, il legame che avevamo andava ben oltre quello tra presidente e giocatori. La mia più profonda gratitudine va anche a tutti i nostri allenatori, in particolare a Simone Inzaghi, un uomo con valori veri e forti nel cuore, che ho avuto la fortuna di avere durante la mia presidenza.”
Il messaggio di Zhang ad Oaktree per il futuro dell’Inter
A coloro che porteranno avanti questa Società, vi prego di amare la nostra Inter, di proteggere la sua gente e, soprattutto, di rispettare il suo valore fondamentale. È un grande onore e una grande responsabilità assumere la guida dell’Inter. Con amore e cura, l’Inter vi ripagherà con enormi risultati, emozioni e gioia. Per me è stato il più grande onore della mia vita. Forza Inter Sempre. Amala! Sempre uno di Voi, Steven.