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Italia, Gravina e una mossa da kamikaze: Spalletti esonerato senza avere un piano B a Ranieri 

Il presidente della Figc ha scelto di sollevare il toscano dall’incarico dopo la Norvegia senza avere pronto un sostituto alternativo all’allenatore romano

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Il no di Claudio Ranieri all’Italia mette nei guai Gabriele Gravina, ma evidenzia anche la mancanza di strategia da parte del presidente della Figc, che dopo la Norvegia ha esonerato Luciano Spalletti senza avere un’alternativa al tecnico romano per il ruolo di c.t..

Italia, Gravina senza piano B dopo l’esonero di Spalletti

Nessuna strategia, una scelta di pancia di cui però l’Italia potrebbe pentirsi presto. Così in questo momento può essere descritta la decisione di Gabriele Gravina di sollevare Luciano Spalletti dall’incarico di c.t. della Nazionale. Una decisione dettata dalla figuraccia degli azzurri in Norvegia, ma mal calcolata dal presidente della Figc che, evidentemente, non aveva un piano B rispetto all’idea di affidare l’incarico a Claudio Ranieri. Allenatore che, per altro, aveva già annunciato il suo ritiro al termine della scorsa stagione e quest’anno era tornato in panchina solo per l’amore della Roma, annunciando ripetutamente di voler poi proseguire la sua esperienza nel mondo del calcio soltanto dietro la scrivania, in qualità di dirigente.

La mossa da kamikaze di Gravina

Il no di Ranieri ha poi trasformato quella decisione d’istinto in una vera e propria mossa da kamikaze: i fatti raccontano che Gravina ha scelto l’esonero di Spalletti senza neanche sondare la disponibilità del tecnico testaccino – anzi, ex tecnico – a raccoglierne l’eredità in un momento in cui i top allenatori italiani sono tutti già sistemati su panchine di prestigio: Allegri, Ancelotti, Inzaghi e Sarri hanno appena intrapreso una nuova avventura professionale, Conte (che difficilmente sarebbe tornato a fare il c.t.) ha rinnovato il suo impegno col Napoli.

E tornare affidarsi a Roberto Mancini – l’unico tecnico di fama ancora libero sulla piazza – rappresenterebbe una vera e propria umiliazione per la Figc, dopo le improvvise dimissioni dell’ex c.t. nel marzo 2023.

Pioli scelta obbligata

Ad oggi, dunque, Gravina ha una sola strada percorribile: Stefano Pioli, che però è in trattativa avanzata con la Fiorentina. Ma nessuno si stupirebbe se tra un club che non punta allo scudetto, ma ha idee e progetti piuttosto chiari, e questa Federcalcio, alla fine l’ex allenatore del Milan scegliesse il colore viola. Le prossime gare dell’Italia sono in programma a settembre: non resta che sperare in un colpo di fortuna per Gravina o che il richiamo della Nazionale risulti più forte di qualunque logica.

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