Battere l’Ucraina è di vitale importanza per l’Italia, se intende rientrare in corsa per la qualificazione diretta a Euro 2024 in Germania senza passare dai playoff. Se i precedenti sorridono agli Azzurri, mai ko contro gialloblù, preoccupa il deludente pareggio con la Macedonia del Nord che fotografa a perfezione l’attuale momento della Nazionale. Luciano Spalletti ci riprova alla seconda: vincere è un imperativo. Appuntamento questa sera, alle 20:45, a San Siro.
- Otto precedenti con l'Ucraina e nessuna sconfitta per l'Italia
- Occhio all'Ucraina: con Rebrov in panchina è ancora imbattuta
- Fattore guerra: la confessione di Rebrov
- Le stelle dell'Ucraina: da Mudryk a Zinchenko
- Ecco come gioca l'Ucraina di Rebrov
Otto precedenti con l’Ucraina e nessuna sconfitta per l’Italia
Nelle otto sfide dal 1995 al 2018 tra le due selezioni, l’Ucraina non è mai riuscita a piegare l’Italia. Il bilancio è di sei successi per gli Azzurri e due pareggi. Il più importante senza dubbio quello per 3-0 ai quarti di finale del Mondiale 2006 in Germania, poi vinto proprio dalla squadra allora allenata da Marcello Lippi. L’ultima gara – amichevole – risale al 10 ottobre 2018 e terminò 1-1.
Occhio all’Ucraina: con Rebrov in panchina è ancora imbattuta
Da quando Sergiy Rebrov, ex attaccante e storico partner di Shevchenko in nazionale, si è accomodato sulla panchina dell’Ucraina lo scorso giugno, i gialloblù non sono mai stati sconfitti. Due pareggi e altrettante vittorie in quattro partite con il nuovo ct al timone.
Dopo lo scoppiettante 3-3 in amichevole con la Germania, l’Ucraina ha disputato tre gare di qualificazione a Euro 2024 (in totale ha giocato quattro partite, una in più dell’Italia, ndr), superando 3-2 la Macedonia del Nord in trasferta, 1-0 Malta e pareggiando 1-1 in Polonia con la capolista del Gruppo C Inghilterra, che, lo scorso marzo, s’impose 2-0 (il ct era Ruslan Rotan).
Fattore guerra: la confessione di Rebrov
La guerra in Ucraina scaturita dall’invasione russa ha costretto la nazionale a migrare altrove per disputare le gare interne. Ad esempio, la sfida con l’Inghilterra si è giocata in Polonia.
Nella conferenza stampa della vigilia, Rebrov ha svelato che proprio la guerra è un fattore che spinge i calciatori a dare l’anima in campo. “Noi viviamo grazie alle nostre forze armate – ha detto -. Quando i calciatori entrano sul terreno di gioco vedo che capiscono perché stiamo giocando”.
Le stelle dell’Ucraina: da Mudryk a Zinchenko
Il giocatore da cui l’Ucraina attende il definitivo salto di qualità è Mykhaylo Mudryk, 22enne esterno offensivo per cui lo scorso gennaio il Chelsea ha staccato un assegno da 100 milioni di euro allo Shakhtar. Il talento è indiscutibile, ma l’impatto con la Premier League sembra averne – al momento – bloccato l’ascesa.
Chi in Inghilterra si trova perfettamente a suo agio è l’esterno sinistro Zinchenko, che, la scorsa stagione, ha lasciato il Manchester City per trasferirsi all’Arsenal. In passato vicino al Napoli, in quel ruolo è una certezza. Altri giocatori da temere sono Vitaly Mykolenko (Everton) e Tsygankov (Girona).
Ecco come gioca l’Ucraina di Rebrov
Il ct ucraino propende per il 4-2-3-1: tra i pali Bushchan è preferito a Trubin, il portiere a lungo corteggiato dall’Inter. La linea difensiva sarà composta da Konoplia, Zabarnyi, Matvienko e Mykolenko. In mezzo al campo il tandem formato da Zinchenko, dirottato in mediana, e Stepanenko. Sulla trequarti spazio al talento di Tsygankov, Sudakov e Mudryk, con Yaremchuk del Valencia come terminale offensivo.