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Italia, la maledizione delle finali continua: Settebello k.o. con la Spagna in World Cup

A Los Angeles, davanti al tifoso Chiellini, azzurri sconfitti per 10-4 dopo 7 vittorie in altrettante gare: il c.t. Campagna non fa drammi, l’obiettivo restano i Mondiali di Fukuoka 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La maledizione delle finali per lo sport italiano nel 2023 continua: dopo le delusioni del calcio, nella notte ne è arrivata anche una dalla pallanuoto, con il Settebello sconfitto per 10-4 dalla Spagna nell’ultimo atto della World Cup di Los Angeles.

Pallanuoto, Settebello sconfitto in finale di World Cup davanti a Chiellini

Dopo il calcio, anche la pallanuoto sembra avere a che fare con la maledizione delle finali. Stanotte a Los Angeles il Settebello ha perso per 10-4 contro la Spagna la finale per l’oro della World Cup, competizione che in questa stagione ha sostituito la World League (vinta un anno fa proprio dall’Italia del c.t. Sandro Campagna) e che precede i Mondiali di Fukuoka, al via il 14 luglio. Ad assistere alla gara, sulla tribuna dell’Uytengsu Aquatic Center anche Giorgio Chiellini, ex capitano della Juventus e della Nazionale di calcio, oggi giocatore del Los Angeles FC.

Tra girone, quarti e semifinali, il Settebello aveva inanellato 7 vittorie su 7, mostrando il miglior gioco proprio insieme alla Spagna, avversario che gli azzurri affrontavano in una finale per la terza volta negli ultimi 4 anni: ai Mondiali gli altri due precedenti, con l’oro dell’Italia a Gwangju 2019 e la vittoria degli iberici ai rigori un anno fa, a Budapest 2022.

Pallanuoto, Settebello irriconoscibile nella finale con la Spagna

Oggi, invece, non c’è stata partita. Irriconoscibile il Settebello, sotto 5-1 dopo il primo quarto e poi incapace di riprendersi, soprattutto in attacco: appena il 13% di efficacia al tiro per la squadra di Campagna, ferma a 2/13 su uomo in più. Clamoroso, in questo senso, il dato delle tre doppie superiorità non convertite nel corso della gara. Tutto facile per la Spagna dell’eterno Felipe Perrone, 36enne fuoriclasse che non conosce declino, premiato come MVP del torneo. “È stata una partita surreale – il commento del c.t. Campagna -, perché ci hanno messo sotto fin dall’inizio. Loro hanno giocato una grande finale, noi no. Sono partite e sconfitte che servono a crescere e a migliorare. Adesso analizzeremo quanto successo, per migliorare alcune situazioni tattiche: abbiamo tempo e margine da qui ai Mondiali di Fukuoka”.

Pallanuoto, i Mondiali nel mirino del Settebello

A spiegare il crollo del Settebello in finale, però, anche la strategia di Campagna, che alla vigilia del torneo ha spiegato di aver svolto la preparazione degli azzurri esclusivamente in vista dei Mondiali di Fukuoka, appuntamento non solo più prestigioso della World Cup, ma che mette in palio anche i primi 2 pass olimpici per Parigi 2024. Arrivare in finale nel torneo iridato è il vero obiettivo stagionale dell’Italia.

Nonostante i muscoli appesantiti – appannati in particolare due dei top player azzurri, Francesco Di Fulvio e Gonzalo Echenique – l’Italia è riuscita ad arrivare in finale, battendo la Romania nei quarti (20-2) e gli Stati Uniti padroni di casa in un’emozionante semifinale (15-12). Nessun dramma in casa azzurra per la sconfitta con la Spagna, dunque, anche se da una squadra col potenziale del Settebello era lecito attendersi qualcosa di più.

Pallanuoto, la finalina di World Cup giocata due volte

La fase finale di World Cup ha vissuto anche un singolare fuori programma. Dopo Spagna-Italia, che ovviamente avrebbe dovuto chiudere il torneo, si sono rigiocati gli ultimi 4’24’’ dalla finale per il bronzo tra Ungheria e Stati Uniti, partita che era stata vinta dai magiari ai rigori (18-16). World Aquatics (la federazione internazionale) ha infatti accolto il ricorso per errore tecnico presentato dagli Usa dopo il k.o.: a 4’24’’ dalla fine, sul 13-12 per l’Ungheria, i magiari hanno fatto rientrare anticipatamente un proprio giocatore dopo un’espulsione temporanea, senza che gli arbitri – lo spagnolo Buch e l’italiano Severo – e la giuria se ne accorgessero. Due ore dopo la fine dell’incontro, dunque, Ungheria e Stati Uniti sono dovute tornare in vasca a Los Angeles per rigiocare gli ultimi 4’24’’, ripartendo dal punteggio di 13-12: gli americani sono riusciti a ribaltare il risultato, imponendosi per 14-13 e conquistando il bronzo.

Calcio e pallanuoto, la maledizione delle finali

Il k.o. del Settebello arriva in un periodo non proprio felice per lo sport azzurro quando si parla di finali. Tragico il trend offerto dal calcio, che in poco più di un mese ha inanellato le tre sconfitte nelle finali delle coppe europee (Roma in Europa League, Fiorentina in Conference, Inter in Champions) e il k.o. dell’Italia U20 ai Mondiali di categoria in Argentina contro l’Uruguay, per non citare l’eliminazione in semifinale di Nations League della Nazionale di Mancini (anch’essa contro la Spagna) e il flop dell’U21 agli Europei.

Italia, la maledizione delle finali continua: Settebello k.o. con la Spagna in World Cup

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