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Italia: Mancini fa una confessione amara e traccia la strada per il futuro

Il ct ammette: sarà un mese difficile, avremmo meritato il Mondiale. Poi guarda avanti: in serie A tanti giovani interessanti

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Tanta amarezza, ma soprattutto tanta voglia di rifarsi puntando al futuro. Tanti giovani in rosa, tanti obiettivi da raggiungere. Il test di domani sera contro l’Albania servirà a introdurre alcuni ragazzi in rampa di lancio, e dare minutaggio a qualche rientro (vedi Chiesa), a testare qualcuno che si affaccia per la prima volta in Nazionale. Roberto Mancini sa che ogni occasione è buona per fare qualche piccolo passo in avanti, sebbene l’amaro in bocca per non essere andati al Mondiale c’è sempre, inutile negarlo.

Mancini amaro: meritavamo il Mondiale

“Sarà un mese difficile… è appena iniziato. Nell’amarezza che possiamo provare noi in questo momento le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. E’ da marzo che la vivo abbastanza male – confessa il ct della Nazionale nella conferenza stampa di presentazione alla partita di domani – meritavamo di andare, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l’Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada”.

Italia, Mancini traccia la strada

“Così come siamo riusciti a ricostruire una squadra e un gruppo che è stata la nostra forza agli Europei, possiamo farlo ancora, penso che i ragazzi sappiano che ci vuole un senso di appartenenza enorme”. Mancini non ha dubbi su questo punto: “Non so quale sia il sistema migliore, dipende sempre dai giocatori che hai a disposizione, abbiamo cambiato nelle ultime due partite, ma abbiamo giocatori che hanno giocato in tutti i moduli. Non credo che si possa dire che la difesa a tre sia meglio di quella a 4 e viceversa, dipende anche dai giocatori. Abbiamo due amichevoli e qualcosa di nuovo proveremo. Avremmo fatto volentieri a meno di provare, ma testare qualcosa di nuovo credo che a volte sia utile”, ha spiegato.

Mancini su Chiesa: serve prudenza

Il selezionatore azzurro poi si è soffermato sul ritorno di Federico Chiesa dopo il lungo infortunio: “Sicuramente domani Chiesa non partirà dall’inizio, è un giocatore che viene da un infortunio importante e ha bisogno di tempo per ritrovare la condizione, va usato con cautela, vedremo nei prossimi 4-5 giorni come starà, parlerò anche con lui, magari potrebbe farlo domenica, ma non penso che potrà giocare tutta la partita”.

Serie A, Mancini: Napoli, distanze si possono accorciare

Impossibile non dare anche un accenno sulla serie A appena andata in letargo: “E’ un bel campionato, il Napoli lo sta dominando. Però è ancora lungo, le distanze si possono accorciare. Ma in generale nel campionato Ci sono 4-5 giovani che stanno giocando con più continuità e questa è una cosa positiva, soprattutto per noi”.

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