Siamo rimasti orfani di Giorgio Minisini, ma l’Italia del nuoto artistico ha scoperto subito una nuova stella. Quel Filippo Pelati che ai mondiali di Singapore ha subito calato giù una carta pesante: il 18enne di Lagosanto, paesino a una quartina di chilometri da Ferrara, ha conquistato il bronzo nella prova del programma libero maschile, riuscendo a confezionare una prestazione di assoluto valore al netto di qualche inevitabile inciampo, figlio un po’ anche dell’inesperienza. Vista l’età, però, è lecito aspettarsi un futuro importante per il nuovo talento del nuovo artistico.
- Una rimonta da urlo: solo Maltsev e Muye davanti a Filippo
- La dedica ai genitori, lo stupore di una medaglia inattesa
Una rimonta da urlo: solo Maltsev e Muye davanti a Filippo
Affiliato alle Fiamme Oro, Pelati a Singapore ha dimostrato di avere il pedigree dei grandi talenti della specialità. Anche perché ha saputo reagire a una prova non propriamente eccelsa mandata a referto nel solo tecnico (98.6000 nell’impressione artistica e 115.3850 nell’esecuzione), risalendo dal sesto posto parziale fino al gradino più basso del podio grazie a un’ottima interpretazione dell’esercizio libero, accompagnato dalle note di “L’Uccello di Fuoco” e portando in scena il momento nel quale il diavolo prende forma.
Il punteggio di 51.9000 gli ha permesso di totalizzare 213.9850 punti, con i soli Aleksandr Maltsev (Russia, 229.5613) e Guo Muye (Cina, 220.1926) in grado di precederlo nella classifica complessiva. Pelati s’è preso la soddisfazione di mettersi alle spalle atleti di spicco ed esperienza come il britannico Ranjuo Tomblin (210.9125), regalandosi così una medaglia che alla vigilia appariva alla stregua di un sogno, ma che di sicuro ripaga l’atleta ferrarese di tanti sforzi.
La dedica ai genitori, lo stupore di una medaglia inattesa
Pelati, allenato presso la UISP Bologna da Beatrice Casalini (e seguito anche dal direttore tecnico della nazionale Patrizia Giallombardo), ha saputo cogliere un bronzo che ha reso subito piuttosto effervescente l’avventura italiane nel programma del nuoto artistico nelle acque di Singapore. E con gli occhi ancora truccati di nero kajal, come imponeva il personaggio che ha portato in scena, ha pianto davanti alle telecamere quando ha dovuto raccontare le sue emozioni.
“Questa medaglia la dedico ai miei genitori, che mi hanno sempre aiutato e sostenuto. Sono emozionato perché già per me era un onore immenso rappresentare l’Italia in una competizione mondiale, ma essere riuscito ad andare a medaglia ha reso il tutto ancora più speciale. I risultati stanno arrivando e questo mi riempie di gioia. Ero determinato a fare bene davanti a una platea tanto importante, ma onestamente mai mi sarei immaginato di poter andare a medaglia. Qualcuno dirà che l’ho conquistata perché altri hanno sbagliato, io dico invece che è arrivata perché ho fatto bene quello che dovevo fare bene”.
Giallombardo ha elogiato il neo diplomato (80/100 al Liceo Scientifico) esaltandone le qualità umane e tecniche: “Siamo orgogliosi di questo risultato, perché Filippo ha lavorato tanto e ha ampi margini di miglioramento”. Insomma, chi ben comincia…