Sembra passata una vita dall’Europeo di Germania. Invece sono pochi mesi, seppur significativi per l’Italia che da allora ha trovato un’identità che si sta manifestando con evidenza nel corso della Nations League. La mente è quella di Luciano Spalletti, che ha rivisto le proprie idee iniziali provando a valorizzare le risorse offertegli dal campionato. Tra queste ce ne sono alcune ancora inespresse ma sulle quali si può lavorare: il Kean versione Fiorentina ad esempio ma anche i giovani Maldini e Savona.
- La Nations League ha risvegliato l'Italia
- I volti nuovi del team azzurro
- Sinner e il paragone ingombrante
La Nations League ha risvegliato l’Italia
Dalla Francia alla Francia. In quel 6 settembre, quando l’Italia post fallimento continentale, affrontò i Galletti di Deschamps tutti avemmo la sensazione che questo gruppo qualcosa da offrire lo avesse. Dal vuoto cosmico tedesco ad una struttura definita, con compiti precisi e una squadra che seguiva lo spartito. Il 3-5-1-1 di Spalletti potrebbe non accontentare gli offensivisti di nuova generazione ma è funzionale e ha portato fin qui i risultati che come sappiamo sono la cosa più importante.
I volti nuovi del team azzurro
Eppure da allora qualcosa è cambiato, nell’interpretazione del modulo e negli interpreti. Anche perché in quel periodo le incertezze erano ancora tante: Retegui non aveva ancora sfondato alla corte di Gasperini, di Kean la versione che conoscevamo era quella poco incisiva juventina, altre opzioni oggi concrete non erano prese in considerazione. Proprio il bomber di Vercelli potrebbe avere un’opportunità dal primo minuto stasera per dimostrare che sotto la guida di Palladino ha svoltato davvero.
Sinner e il paragone ingombrante
Il resto ce lo ha offerto la Serie A, con Daniel Maldini che addirittura è stato etichettato da Spalletti come nuovo Sinner. Il motivo? La capacità di avere il colpo facile, tirare fuori il coniglio dal cilindro insomma. Il monzese potrebbe essere una delle armi di stasera, magari a partita in corso. Un’altra intrigante new entry è il terzino della Juventus Nicolò Savona, diventato pedina quasi inamovibile per Motta anche in virtù degli infortuni. Linfa nuova, insomma, per l’universo azzurro. E Dio sa quanto ce n’era bisogno.