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Jacobs rompe il silenzio e si abbandona a un duro sfogo: "Dispiaciuto per le critiche. Rinascerò"

Post lungo ed articolato del campione olimpico per allontanare i timori e respingere le critiche di queste settimane, tormentate dagli infortuni

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Non ha atteso oltre, schiacciato dalle reazioni all’annuncio della decisione di rinunciare agli Europei in Polonia che inducono a moltiplicare gli interrogativi sull’obiettivo Mondiali, autentico e decisivo spartiacque di questa tormentata stagione per Marcell Jacobs, campione olimpico di Tokyo che non sa più vincere.

Jacobs, la replica su Instagram alle critiche

Dopo le critiche ricevute nelle ultime settimane a causa dei continui stop per infortuni e per la deludente prestazione nell’unica gara dei 100 metri fin qui disputata in stagione, a Parigi, ha valutato e ha replicato via Instagram. Uno sfogo che punta a cancellare i dubbi sui prossimi mesi: “Rinascerò ancora, superando gli ostacoli che la vita mi sta di nuovo mettendo davanti”.

“Ho tante paure, ma sono consapevole di tutte quelle, tantissime, che ho affrontato e superato. E rinascerò ancora, superando gli ostacoli che la vita mi sta di nuovo mettendo davanti. Ci riuscirò, perché non permetterò mai a niente e nessuno di impedirmi di sognare e di lottare per raggiungere i miei traguardi! Ci vediamo presto e spero di trovarvi ancora una volta al mio fianco”.

Questo è quanto sostiene Jacobs, in questo lungo post su Instagram in cui palesa anche una certa vulnerabilità, in questa delicata fase della sua carriera, per aver ricevute nelle ultime settimane inevitabili pressioni.

Le attese, su di lui, dopo aver conquistato dei risultati inimmaginabili ai Giochi di Tokyo, compresa la celebrata medaglia d’oro nei 100 m corsa regina dell’atletica, sono aumentate. E lo sono a mano a mano che il velocista scopriva nuovi limiti, nuove difficoltà fisiche.

“È da un po’ di tempo che vorrei scrivervi qualcosa, ma non sono mai riuscito a trovare le parole giuste – scrive il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100 -. Ora però sento forte l’esigenza di raccontarvi come mi sento, è corretto che lo sappiate. Ho iniziato la stagione outdoor e purtroppo non è andata come volevo. Eppure nonostante fossi fermo da quasi un mese per il mio problema fisico, nonostante sapessi di non essere in alcun modo pronto per raggiungere i risultati che tutti speravamo, ho scelto di scendere in campo lo stesso, sapendo bene che probabilmente in molti non avrebbero capito che non era il risultato di quella gara l’obiettivo che mi prefiggevo”.

“Era importante che tornassi in pista – prosegue Jacobs -. È stato emozionante sentire la gioia scoppiarmi nel petto quando sono entrato nello stadio, percepire l’adrenalina nel corpo, sentire il calore del pubblico e vedere gli sguardi degli avversari. Quanto mi mancava! Mi sono sentito bene sui blocchi di partenza e sono partito come non facevo da tempo, ma poi le gambe non hanno sostenuto quello sforzo fino alla fine, mancava l’allenamento necessario e il risultato lo conoscete e immancabili sono arrivate le critiche, gli attacchi, le prese in giro di chi non sa e nemmeno immagina quanto possa essere complicata la vita di un atleta professionista. In un attimo tutti i risultati raggiunti sembrava non valessero più niente e mi dispiace molto, perché sarebbe bello se in momenti così complicati potessi essere sostenuto”.

Fonte: ANSA

Marcell Jacobs durante i 60m in Finlandia

Troppe pressioni sul campione olimpico

Il concetto che esterna e esprime in questo post riguarda inevitabilmente, come dicevamo, le tensioni scaturite dalla convinzione che non vi potessero essere stop o fragilità che, al contrario, hanno condizionato e molto il suo percorso.

“Voglio ricordarvi che sono un essere umano e spingo il mio corpo a dare il 110% continuamente, e sudo, fatico e sputo sangue ogni singolo giorno della mia vita per raggiungere obiettivi davvero sfidanti”.

Fonte: ANSA

Noah Lyles davanti a Marcell Jacobs a Parigi

Jacobs, continua il calvario: altro stop

Come vi avevamo anticipato, il campione non sarà ai nastri di partenza degli Europei, in programma a Chorzow, in Polonia, venerdì 23 a domenica 25 giugno.

Nel comunicato diramato dalla Fidal, si parla di una

“condizione di flogosi perineurale con stasi vascolare dell’emergenza dello sciatico a livello del forame ischiatico della coscia destra, situazione determinata molto probabilmente da una trazione muscolare del piriforme”. Insomma, in parole povere, una sciatalgia.

Sempre più infortuni e sempre più dubbi

Uno stop, l’ennesimo, che oscura la preparazione che porta dritto ai Mondiali di Budapest, vero obiettivo stagionale, ormai dietro l’angolo (19-27 agosto). I timori sono palesi, perché per arrivare fino a Budapest, Jacobs deve trovare la continuità a livello fisico.

Questa è la chiave per ritrovare la forma fisica indispensabile a gareggiare a questi livelli. “È un momento delicato: l’importante è che Marcell si riprenda in fretta e che sappia che tutti gli vogliamo bene”, le parole del direttore tecnico azzurro Antonio La Torre riportate dalla Gazzetta dello Sport.

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