Sono serviti quasi otto mesi a Fabio Jakobsen per tornare alle corse, ma ora che il ciclista danese della Deceuninck-Quick Step ha di nuovo un numero dietro la schiena, la grande paura dello scorso agosto al Giro di Polonia è quasi definitivamente alle spalle.
Quasi, perché il chiarimento con Dylan Groenewegen, che ne provocò la drammatica caduta con una manovra quantomeno azzardata, non è mai avvenuto, nonostante i due olandesi siano stati protagonisti di un recente incontro.
A smentire la versione fornita dal corridore della Jumbo Visma è stato lo stesso Jakobsen, in gara al Giro dell’Algarve: “Sono rimasto sorpreso nel leggere i commenti fatti da Dylan riguardo il nostro recente incontro, che era stato organizzato per cercare di raggiungere una opinione condivisa riguardo quanto accaduto. Quanto ci siamo detti sarebbe dovuto restare confidenziale, tra noi due e i nostri team legali. Sono deluso che Dylan abbia parlato pubblicamente di questo incontro. Personalmente non lo farò, ma ci tengo a dire che Dylan non si è mai scusato e non ha mostrato la volontà di assumersi alcuna responsabilità per le sue azioni”.
“Vorrei riuscire a trovare un accordo con Dylan – ha concluso Jakobsen – ma per ballare bisogna essere in due. Ulteriori azioni saranno ora intraprese dai miei consulenti legali e per questo motivo non potrò fare alcun commento ulteriore”.