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Jannik Sinner e il nemico invisibile che lo ha fermato contro Cerundolo durante gli ottavi degli Internazionali: il dolore

Il numero 1 del ranking ha avvertito un nproblema noto e che lo ha costretto allo stop anche a Roma: la sua lotta contro le vesciche è contro il dolore che lo affligge e che lo ha già condizionato

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Essere Jannik Sinner coincide con il misurarsi ogni istante della propria esposizione con il giudizio. Dei media, degli addetti ai lavori, degli avversari, delle persone comuni che nel corso del 2° set dell’incontro martedì sera in programma contro Francisco Cerundolo (specialista sulla terra battuta) hanno assistito allo stop forzato imposto dal dolore.

Il primo nemico di Jannik, innegabile, è la percezione di quel fastidio crescente, che lo accompagna da tempo immemore e che ha condizionato anche le sue prestazioni in precedenza e che a Roma, complice la fasciatura da parte del fisio intervenuto, è stato arginato. Ha vinto in due set (7-6, 6-3) e attende il suo prossimo rivale nell’avanzata che sta effettuando agli Internazionali.

Lo stop forzato agli Internazionali di Sinner

Jannik Sinner, oltre a quanto esplicitato dal sorteggio e dal suo percorso in questo appassionante Masters 1000, deve misurarsi con il nemico invisibile che lo sta perseguitando anche qui sulla terra rossa del Foro Italico: il dolore. Un disturbo crescente che lo ha costretto, sul campo Centrale, ad interrompere alcuni minuti il match al terzo game del secondo set tra Sinner e Cerundolo e a chiedere il supporto del suo team per una fasciatura che arginasse quell’inconveniente di cui ha già sofferto in passato e che ha costituito una costante negli anni precedenti.

Le vesciche che Sinner ha valutato come impedimento e che hanno richiesto il supporto del fisio sono un effetto collaterale, direte voi. Corretto, ma nella prestazione agonistica a questi livelli può condizionare sia sul piano fisico sia su quello mentale.

Il precedente di Miami

Jannik a Roma si è fermato pochi minuti nel totale, ma in precedenza questo inconveniente aveva suscitato estremo interesse e non è una novità assoluta. Proprio contro Cerundolo, durante il Miami Open del 2022, Sinner era stato costretto al ritiro proprio per un problema causato dalle vesciche.

L’indiscrezione è uscita dopo il ritiro, una spiegazione emersa nella tarda serata italiana – sono state la causa del clamoroso ritiro al Masters 1000 della Florida che allora fece discutere e non poco.

Fonte: ANSA

Sinner dolorante a Miami

La foto choc di Monte-Carlo

Fu poi la volta di Monte-Carlo, aprile 2022. L’immagine del piede destro di Jannik Sinner al torneo del Principato (terra rossa) ci ha messo un attimo a fare il giro del mondo e dei social.

La regia internazionale, nel momento in cui l’azzurro in apertura di secondo set della partita poi vinta aveva chiesto il medical timeout (anticipato da una comunicazione del giudice di sedia alla radio che ha mandato fuori giri il russo), aveva centrato l’inquadratura sull’alluce martoriato dalla enorme vescica, prima che venisse nuovamente fasciato per permettergli di proseguire e vincere, poi, quell’incontro.

Il nemico invisibile: il dolore

Non è la prima volta, insomma, che Sinner si trova a dover fare i conti con questo problema: era già capitato e ancora oggi costituisce un incubo, un alert a cui non può sottrarsi per via del timore che questo dolore lo possa condizionare. Come è inevitabile che sia: per spingere e fornire una prestazione al suo livello, Jannik come i suoi colleghi non può e non deve convivere con un fattore così limitante e fastidioso che condiziona di fatto le performance in simili incontri.

Una presenza sgradita ma che può essere gestita, come accaduto ieri. Sinner è il numero 1 del ranking anche e con questi inconvenienti che lo rendono più umano, più vicino al pubblico che anche al Centrale ha dimostrato l’affetto e la stima che è tangibile al Foro Italico ad ogni sua uscita, ad ogni partita.

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