Per la prima partita in campionato contro l’Atalanta dell’ex Gian Piero Gasperini, dopo la sentenza che ha squarciato identità e orgoglio della Juventus dell’era Agnelli con gli strascichi sul piano interpretativo suscitato da questi 15 punti di penalizzazione, accanto al neo presidente Gianluca Ferrero e all’ad Maurizio Scanavino, si è seduto anche John Elkann.
- Il ritorno di Jaki Elkann allo stadio
- La Juventus, croce e delizia per gli Elkann
- Le voci di distacco
- Il ritorno di Lapo Elkann
- Lapo Elkann, riferimento della tifoseria juventina
Il ritorno di Jaki Elkann allo stadio
Il giovane Jaki, l’erede indicato dall’Avv. Gianni Agnelli (del quale cade il ventennale dalla morte) dopo la prematura scomparsa proprio di Giovannino (fratello maggiore di Andrea Agnelli), ha occupato il suo posto in tribuna, in qualità di rappresentante di una dinastia che ha intessuto dall’industria automobilistica al calcio alla finanza e alla politica il proprio ruolo.
Non era affatto scontata, la presenza dell’Elkann maggiore accanto al nuovo gotha della dirigenza bianconera che si è insediato formalmente il 18 gennaio, a poche ore dalla sentenza della Corte Federale d’Appello che ha aperto una voragine nella classifica della Serie A e inaugurato un dibattito, tecnico e non solo, che non si chiuderà certo con il ricorso che la società ha già preventivato.
La Juventus, croce e delizia per gli Elkann
La figura di Jaki, in queste manovre concordate e condivise con i consulenti più fidati della famiglia e in un momento delicato anche per via della causa dei tre fratelli con la mamma Margherità per l’eredità, tra quei posti occupati dagli stessi personaggi che sono attori decisivi nel quadro sia dell’inchiesta della procura di Torino, sia per la giustizia sportiva come Federico Cherubini.
Lapo Elkann con sua moglie
Le voci di distacco
Le voci di un distacco dalla società, la volontà di cederla o di ridimensionala vengono in qualche modo smentite dalla presenza di John in tribuna. O almeno ridimensionate, sul versante dell’imminenza di un’uscita di scena come era già stato paventato tempo addietro, quando alcune indiscrezioni riferirono di un indirizzo verso la cessione della Juventus per concentrare l’attività della famiglia Agnelli su altre aziende del Gruppo.
La proprietà, secondo quel che riporta Tuttosport e confermato indirettamente da Ferrero e Scanavino, ritiene la sentenza di venerdì una profonda ingiustizia ed è determinata a difendere la Juve in tutte le sedi opportune.
Il ritorno di Lapo Elkann
Intanto, a Milano, è ricomparso accompagnato da sua moglie Joana Lemos anche il fratello minore di Jaki, Lapo Elkann – presidente di Italia Independent Group e dedicato alla Fondazione Laps – qui aveva acquistato una residenza e investito in progetti personali importanti, come Garage Italia, mantenendo un legame stretto con la rete milanese in termini di rapporti e relazioni che lo hanno visto protagonista.
Lapo Elkann, riferimento della tifoseria juventina
Una presenza altrettanto inaspettata, ma rilevante. Lo stesso Lapo, tifoso e sostenitore della Juventus, era stato indicato dalla tifoseria come uno dei papabili successori al cugino Andrea Agnelli. Nulla che, per ora, risulti probabile.
Anche il silenzio dell’imprenditore, spezzato solo dal ricordo di persone a lui care come l’ex attaccante Gianluca Vialli, a cui ha dedicato un ricordo di assoluta umanità, e di suo nonno, Gianni Agnelli, induce a ritenere una simile cautela dettata solo dalle necessità di tutelare la società e, di riflesso, lo stesso Andrea Agnelli.