Il corridore della Jumbo Visma, ha rilasciato un’intervista a ESPN in cui ha raccontato il periodo di pausa dal ciclismo che aveva deciso di prendere lo scorso inverno e che è durato fino a giugno, con il ritorno al Giro di Svizzera.
Il ciclista di Maastricht ha raccontato tutto il periodo difficile che ha preceduto quella decisione, che secondo lui inizia con l’infortunio al Giro d’Italia 2019, fino all’argento olimpico di Tokyo e alla nuova prospettiva con la quale ora guarda alla vita e al ciclismo.
“Ero pronto a dichiarare fosse finita – ha esordito parlando di un eventuale ritiro definitivo dalle corse – Sarei stato comunque molto felice riguardando alla mia carriera. Non sarebbe stata lunga quanto quella degli altri ciclisti, ma sarei stato comunque contento delle mie prestazioni. In quel periodo non solo ero contento delle mie prestazioni, ma lo ero anche come persona e in quel momento quella era la cosa più importante. Quella è sempre la cosa più importante”.
Durante la pausa ha trascorso il suo tempo facendo passeggiate e chiacchierando con la moglie e gli amici più stretti: “Parlavamo in generale della vita e di quello che volevo, ma finalmente mi sono interessato anche alle altre persone. Ci sono stati periodi della mia vita in cui pensavo solo ai miei obiettivi nel ciclismo e questo ha reso difficile mantenere i rapporti con gli altri. Avevo degli amici, ma era difficile mostrare interesse in quello che facevano loro. Mi sono sentito finalmente come una persona normale, è stato bello”.
Alla fine il classe ’90 ha spiegato come grazie alla pausa che si è preso in primavera riesce ora a vedere le cose in una nuova ottica: “Sono davvero fortunato a fare quello che faccio e ad averne le capacità fisiche. Mi sento privilegiato e non credo di averla mai vista in questo modo in passato. Per qualche anno passavo da un obiettivo all’altro e questa era la mia vita, senza guardarmi a destra o a sinistra. Era necessario e a volte anche buono, ma questo periodo mi ha aperto gli occhi, devo godermi di più la vita intorno a me”.