La Juventus che si apre la strada con un rigore dopo essere rimasta in superiorità numerica per l’espulsione di un avversario è un trend che si è visto spesso in passato e che sempre o quasi ha attirato ironie e sarcasmi degli anti-juventini. Anche ieri col Lecce i bianconeri hanno beneficiato di un penalty per scardinare la difesa avversaria ed hanno giocato in 11 contro 10 per più di un’ora ma come ha arbitrato in verità Piccinini? Per Luca Marelli in Juve-Lecce è stato preciso nelle scelte, sempre ben posizionato, apparso in condizioni fisiche eccellenti. L’ex arbitro comasco gli addebita un solo errore sul suo blog, ovvero un mancato cartellino giallo per un fallo di Pjanic su Falco al 48esimo minuto.
Marelli viviseziona Juve-Lecce
Si parte al 13esimo minuto con una protesta di Ronaldo per una trattenuta di Lucioni. Decisione corretta: Lucioni allunga il braccio sinistro su Ronaldo, forse lo trattiene leggermente per la maglia ma non c’è nulla che possa giustificare un calcio di rigore e, ovviamente, nemmeno un intervento del VAR. Al 31esimo minuto l’episodio decisivo. Lucioni, da solo nella propria metà campo, pasticcia col pallone. Bentancur ne approfitta immediatamente e cade a terra dopo un contatto con lo stesso difensore del Lecce.
Per Marelli giusta l’espulsione di Lucioni
Episodio decisivo ma banale nelle decisione: chiara occasione da rete (DOGSO), fallo evidente, cartellino rosso unica soluzione, Bentancur si sarebbe trovato solo davanti al portiere Gabriel con il primo difensore lontano una decina di metri. Al 35esimo minuto protesta De Ligt per un contatto con Paz al centro dell’area di rigore: anche in questa circostanza un contatto minimo c’è ma troppo lieve per poter essere sanzionato con un calcio di rigore.
Marelli giudica gli episodi da rigore
Al 48esimo minuto è ancora De Ligt a chiedere il calcio di rigore per una trattenuta di Rossettini: Ancora una volta perfetta la posizione di Piccinini che, al momento del contatto, sta guardando proprio in direzione di De Ligt e Rossettini. Corretto, anche in questo caso, lasciar correre. Al 55esimo doppia protesta della Juventus e questa volta qualcosa c’è. Dybala allunga il pallone verso Ronaldo e cade a terra dopo un contatto con Rossettini. Successivamente Ronaldo stesso si scontra con Donati in area di rigore. Rossettini interviene in netto ritardo sull’attaccante e lo sgambetta. Il VAR non può intervenire poiché il contatto è avvenuto nettamente fuori area.
Al 60esimo la Juventus guadagna un calcio di rigore per un contatto tra Rossettini e Ronaldo: Ronaldo anticipa nettamente l’avversario che, in ritardo, lo aggancia sullo stinco sinistro. Un’osservazione sul provvedimento disciplinare: si tratta di un’azione potenzialmente pericolosa (SPA) e non di chiara occasione da rete (DOGSO) perché la direzione del pallone è decentrata rispetto alla porta. Rossettini, inoltre, ha certamente tentato di giocare il pallone, motivo per cui il giallo previsto è stato giustamente depenalizzato.